Dal 30 novembre, Milano ha visto l’introduzione di una nuova figura, quella del “vigile di prossimità”, che mira a dare una risposta a una delle richieste più sentite dai cittadini: maggior sicurezza e controlli più efficaci. Con 216 agenti operativi dalle 7 alle 20 durante i giorni settimanali, le autorità sperano di riportare un po’ di ordine nel traffico caotico e nelle situazioni di degrado che caratterizzano alcune aree della città. Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato anche nuove assunzioni che prevedono l’ingresso di oltre settecento agenti nella Polizia Locale, contribuendo così a garantire sorveglianza sia di giorno che di notte.
La figura del vigile di prossimità è finalmente realtà a Milano. Questo nuovo approccio prevede la presenza di 216 agenti, con turni programmati in modo strategico: 108 operatori al mattino e 108 al pomeriggio. Questo significa più occhi vigili sulle nostre strade, maggiori controlli, e quindi, una speranza per i cittadini che chiedono a gran voce sicurezza. Ogni zona avrà il suo team di vigili, che potranno essere visti patugliando i marciapiedi, fermandosi agli incroci e monitorando le aree nelle vicinanze delle scuole e dei mercati.
Grazie a queste nuove assunzioni, che sono state rese possibili dopo mesi di discussione e pianificazione, la situazione sembra promettere bene. Il sindaco Sala, insieme a figure chiave come l’ex-capo della polizia Franco Gabrielli e il nuovo comandante della Polizia Locale Gianluca Mirabelli, ha voluto sottolineare l’importanza di tornare a una vocazione che Milano ha sempre avuto: quella di essere una città sicura e ben controllata. A partire da fine novembre, è stato quindi possibile osservare pattuglie più numerose e una maggiore presenza di agenti in città.
Un aspetto fondamentale di questa nuova strategia è il notevole incremento che ha visto un aumento medio di 28 agenti al giorno, considerando sia il turno mattutino che quello pomeridiano. Questo non include solo presidi nelle ore diurne, ma si estende anche alla sera e alla notte, con un numero crescente di pattuglie per affrontare un contesto urbano fatto di sfide continue. Il passaggio da 9 a 16 pattuglie per la sera e da quattro a sette la notte testimonia un impegno concreto da parte dell’amministrazione comunale.
Ma non ci si è fermati qui. La necessità di assumere 707 nuovi agenti è un dato significativo: stiamo parlando di una battaglia lunga e complessa, poiché gli accordi sindacali sui turni stentano a cambiare. L’obiettivo fissato dal sindaco è di arrivare a un totale di 3.350 agenti entro la fine del mandato. Attualmente, Milano conta 3.037 vigili, un numero che, seppur in crescita, deve ancora fare i conti con le esigenze reali di una metropoli in continua evoluzione.
Nonostante le buone notizie, la situazione della sicurezza a Milano non può essere sottovalutata. La città, all’interno del contesto italiano, ha affrontato situazioni delicate, come dimostrato dall’incidente del primo dicembre che ha coinvolto purtroppo un giovane, Ramy Elgami, e dai disordini che ne sono seguiti nella zona del Corvetto. In tal senso, il sindaco ha tenuto a sottolineare che Milano non è affatto in cima alla classifica dei crimini in Italia, ma la percezione dei cittadini si fa spesso più oscura.
La realtà metropolitana, quotidianamente vissuta da migliaia di persone, presenta problematiche serie e in crescita come la violazione delle norme stradali, dal parcheggio selvaggio ai comportamenti scorretti di ciclisti e monopattinisti. I motociclisti in particolare possono testimoniare come l’assenza di controlli stia alimentando un senso di impunità nelle strade. Senza i vigili a garantire il rispetto delle regole, la città si trasforma in una giungla e la presenza di agenti sulle strade diventa cruciale per cercare di riportare un po’ di ordine nel caos.