Erano due volti noti dell’off-road, due leggende nel mondo delle corse: Malcolm Smith e Mary McGee. Purtroppo, sono scomparsi a breve distanza e in età avanzata, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama motociclistico e sportivo. I loro percorsi si intrecciarono con figure celebri come Steve McQueen, rendendoli pionieri indimenticabili della Baja e dell’intero settore delle corse. Scopriamo di più sulle loro straordinarie vite e il loro impatto sul motociclismo moderno.
Mary McGee, quasi novantenne, ha lasciato questa terra lo scorso 27 novembre in Nevada. La sua storia è quella di una pioniera, la prima donna a competere, con coraggio e determinazione, su strada e tra le dune del deserto. Nata a Juneau, Alaska, il 12 dicembre del 1936, si è trasferita a Phoenix, Arizona, dove ha sposato Don McGee, un meccanico appassionato che l’ha incoraggiata a intraprendere questo percorso avventuroso.
Mary ha iniziato la sua carriera relativamente tardi ma con una grinta che poche donne avevano all’epoca. Nel 1957, ha preso il volante per la prima volta, guidando una Mercedes 300SL. Quello che sembrava un semplice approccio al mondo delle corse si è trasformato in una vera e propria carriera, caratterizzata da innumerevoli vittorie. Non si è fermata qui: la magia della velocità l’ha portata anche sulle due ruote. Il suo incontro con Steve McQueen nel 1963 in un evento motoristico ha acceso in lei la voglia di avventura. McQueen, con il suo carisma, l’ha persuasa a passare all’off-road, aprendole un mondo di opportunità.
La sua carriera è stata caratterizzata da sfide dure e affascinanti, nessuna delle quali l’ha mai messa in crisi. La sua prima esperienza in un’enduro in California è stata una battaglia contro il freddo e la neve, ma Mary ha affrontato tutto con coraggio. Dopo quel primo tentativo, ha dimostrato di essere un’atleta notevole, passando rapidamente alla Baja con diverse moto, inclusi modelli iconici come la CZ e l’Husqvarna. La sua determinazione è stata premiante, finendo spesso davanti a piloti maschili, un risultato che ha contribuito a rompere gli stereotipi di genere nel motociclismo.
Un’eredità che trascende il motociclismo
Mary McGee è entrata nella leggenda del motociclismo diventando FIM Legend nel 2018 e facendo parte della AMA Motorcycle Hall of Fame. La sua importanza nella storia del motociclismo femminile è innegabile. All’età di 65 anni ha deciso di tuffarsi nel mondo del motocross d’epoca, continuando a ispirare le generazioni future di donne nel motorsport. A giugno, non molto tempo prima della sua morte, è stato proiettato al Tribeca Festival il documentario “Motorcycle Mary“, che raccontava la sua vita straordinaria e le sue conquiste.
Mary McGee ha sempre propugnato un messaggio potente, affermando che “la moto ti fa star bene”, un modo per esprimere quanto fosse connessa con il motociclismo. La sua scomparsa a 88 anni ha scosso la comunità motociclistica, ma il suo lascito rimarrà per sempre vivo, ispirando nuove generazioni di donne a intraprendere la stessa strada.
Malcolm Smith e il leggendario mondo delle corse
Malcolm Smith è un altro nome che brilla nell’universo dell’off-road. Anche lui, come Mary, ha segnato la storia delle corse nel deserto e ha fatto la sua parte per promuovere il motociclismo come sport accessibile a tutti. Pur essendo meno conosciuto rispetto a figure come McQueen, il suo contributo è essenziale. Ha co-condotto, insieme a McQueen, il leggendario film “On Any Sunday“, un’opera che ha catturato l’immaginazione di fan e appassionati e ha mostrato la bellezza e la libertà di questo sport.
Smith, con i suoi incredibili risultati in corse come la Baja 1000 e la sua ineguagliabile maestria, ha ispirato molte persone ad avvicinarsi al motociclismo. La sua dedizione e passione per le moto lo hanno consacrato come un vero e proprio pioniere. La sua morte, avvenuta poco dopo quella di Mary McGee, ha rappresentato una grande perdita per la comunità, una pagina triste nella storia delle corse, ma anche un momento per riflettere sull’impatto che questi due leggendari personaggi hanno avuto.
La loro amicizia e collaborazione, unite nell’amore comune per le moto, hanno creato legami indissolubili in un mondo che, sebbene duro e competitivo, è anche caratterizzato da un forte spirito di comunità. Mary e Malcolm resteranno per sempre nei cuori di chi ha amato e ama il motociclismo, un’eredità senza tempo per tutti gli appassionati delle moto.