Il mondo delle locazioni brevi è sempre più sotto l’occhio attento delle autorità italiane. Di recente, è stata diffusa una circolare del capo della Polizia, Vittorio Pisani, che porta con sé una serie di novità significative. Queste indicazioni mirano a rendere più sicuro il settore, tutelando in particolar modo l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. I gestori delle strutture ricettive, quindi, si trovano di fronte a cambiamenti che potrebbero influenzare non solo il modo di operare, ma anche l’esperienza degli ospiti. Scopriamo le nuove disposizioni e le loro implicazioni.
Con l’emergere di una nuova circolare, sembra che i gestori delle strutture ricettive dovranno adeguarsi a modalità più rigide per quanto riguarda la verifica dell’identità degli ospiti. Non basterà più inviare, per esempio, una copia dei documenti in modo elettronico. Sarà infatti obbligatorio effettuare una verifica “de visu”, che implica un controllo diretto. Ciò significa che chi gestisce un affitto breve dovrà prendersi il tempo per confrontare la persona che effettua il check-in con il documento identificativo fornito. Questo impegno in più, pur mostrando un intento di sicurezza, potrebbe portare a una certa frustrazione tra gli operatori del settore, che potrebbero affrontare lunghe attese e complicazioni burocratiche.
Inoltre, è importante notare che la circolare sottolinea anche la necessità di comunicare all’autorità competente, nel caso specifico la questura, i dettagli degli ospiti che stanno per alloggiare. Questo comportamento, insomma, mira a creare un flusso di informazioni più sicuro, anche se potrebbe risultare un compito gravoso per chi si occupa di gestire affitti brevi. Insomma, una vera e propria rivoluzione nel settore.
L’approccio di Pisani nasce anche in un contesto mondiale in continua evoluzione, dove i timori riguardo alla sicurezza si sono intensificati. Le delicate situazioni internazionali e un aumento del fenomeno delle locazioni brevi, specialmente in prossimità di importanti eventi – come il Giubileo della Chiesa Cattolica programmato per il 2024 a Roma – hanno spinto le autorità a prendere misure più severe. Ciò che emerge chiaramente dal comunicato è, quindi, la volontà di preventire che qualcuno possa sfruttare queste occasioni per alloggiare in luoghi chiave senza essere sottoposto a controlli adeguati.
Eppure, la sfida resta alta. Questa nuova amministrazione della sicurezza, pur necessaria, rischia di alterare anche il mercato degli affitti brevi. I gestori potrebbero sentirsi sopraffatti da tutte queste nuove procedure e, in alcuni casi, potrebbero decidere di rinunciare a questo tipo di attività. Così, tra le reazioni degli operatori c’è chi esprime preoccupazione per il futuro della loro professione e chi, invece, vede queste misure come opportunità di maggiore sicurezza.
Con una normativa così rigida e dettagliata, i proprietari e gestori di immobili destinati ad affitti brevi si trovano a dover rivedere completamente i loro processi operativi. Non si tratta solo di riadattare le abitudini quotidiane, ma piuttosto di attuare un cambiamento di mentalità nel modo di gestire gli ospiti e nel riceverli. In sostanza, si dovranno creare protocolli di controllo.
Inoltre, la situazione pone interrogativi anche per gli utenti che cercano un viaggio rilassato e senza intoppi. Per gli ospiti, l’interazione e la necessità di aspettare l’identificazione di persona potrebbe significare una violazione della privacy e fare in modo che la loro esperienza di soggiorno non sia così piacevole come si sperava. Ad esempio, una procedura di check-in più Laboriosa potrebbe allungare l’attesa e ridurre il tempo che si può dedicare a esplorare la città.
In una fase così delicata, l’augurio è che le autorità riescano a trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza e il desiderio di offrire un’accoglienza calda e senza troppe complicazioni. L’evoluzione del settore degli affitti brevi continuerà a essere un tema centrale e molto attuale. La capacità di adattamento di tutti gli attori coinvolti potrà fare la differenza nelle prossime sfide che si presenteranno.