Un nuovo ordine del giorno è stato presentato oggi al Comune di Pescara dalla consigliera Simona Barba, un atto che segna un passo importante verso una visione più umana e sostenibile della città. Questo documento non solo evidenzia la necessità di ripensare la mobilità urbana, ma sottolinea anche la priorità da dare alle persone rispetto ai veicoli. Le proposte contenute nel documento vogliono porre l’accento su una pianificazione che metta al centro la salute e la sicurezza di tutti, riflettendo sull’importanza di un ambiente urbano migliore per la comunità pescarese.
Il messaggio principale dell’ordine del giorno di Simona Barba è chiaro: è tempo di rivedere le prioritá urbanistiche. L’obiettivo è quello di “riportare la priorità alla persona e non all’auto”, in un contesto in cui troppe volte la mobilità è stata orientata esclusivamente verso il traffico veicolare. Questo cambiamento di prospettiva è fondamentale per costruire una Nuova Pescara, dove ogni cittadino può sentirsi al sicuro e protetto nella propria città. La consigliera Barba invita tutte le istituzioni a pensare a strategie più inclusive, che tengano conto delle esigenze di tutti, inclusi pedoni e ciclisti, che spesso si trovano a fare i conti con strade insicure.
Ma quali sono le misure specifiche che vengono proposte? Il documento propone di potenziare i controlli e le sanzioni per garantire una maggiore aderenza alle regole della strada. Si affronta dunque la questione della sicurezza, in particolare per le categorie più vulnerabili, come i bambini e le persone anziane. Aumentare i limiti di velocità a 50 chilometri orari nelle strade principali e ridurre a 30 o 20 nelle aree centrali e residenziali, rappresenta un passo significativo verso il bene comune e verso la creazione di un ambiente urbanistico più sicuro per tutti i cittadini.
Un movimento per il cambiamento
L’ordine del giorno, come già accennato, non è solo una semplice proposta amministrativa. Dalla consigliera Simona Barba perviene un chiaro invito all’azione. La drammatica perdita di Sofia, un tragico evento che ha colpito la comunità pescarese, deve fungere da catalizzatore per un cambiamento significativo nelle politiche di mobilità. Ogni incidente stradale rappresenta una ferita aperta per la città e non deve essere ignorato. Questo è un momento cruciale, afferma Barba, in cui la pianificazione urbana deve essere ripensata. È fondamentale che il futuro della mobilità nella nostra città non si limiti a considerare le automobili e le loro possibili velocità, ma piuttosto si sposti verso una visione che metta al centro le persone.
Così, il documento non si ferma alla semplice riqualificazione della viabilità; mira anche a promuovere una cultura della sicurezza e del rispetto. La salute, la vivibilità, e la fruibilità degli spazi devono diventare prioritarie. È imperativo fare in modo che ogni cittadino possa usufruire delle strade, dei marciapiedi e delle ciclabili in totale tranquillità, senza il timore di incorrere in pericoli legati al traffico veicolare. La transizione verso una mobilità sicura è una responsabilità collettiva che deve coinvolgere tutti, dai singoli cittadini fino alle autorità.
Il futuro della Nuova Pescara è nelle nostre mani
La proposta di Simona Barba, quindi, non è solo un semplice documento. Essa rappresenta una visione di città all’avanguardia, dove il benessere dei cittadini è in cima alle priorità. È un appello a ripensare gli spazi urbani, a garantire che la Nuova Pescara non sia solo una questione di sviluppo economico, ma anche di crescita sociale e di miglioramento della qualità della vita. Adottare misure che proteggano le persone più vulnerabili e garantirne i diritti è un passo non solo necessario, ma anche urgente per il futuro della città.
Il cambiamento non avverrà dall’oggi al domani, ma con la giusta volontà politica e la determinazione della comunità, Pescara potrà trasformarsi in un modello di città che mette al primo posto la sicurezza, la salute e la serenità dei propri cittadini. La sfida è lanciata: iniziamo a lavorare insieme per la Nuova Pescara, nella quale la mobilità diventa sinonimo di protezione e garanzia per tutti.