Attenzione massima al volante perché adesso gli anziani rischiano il ritiro della patente: cosa sta succedendo.
Con l’avanzare dell’età, le sfide legate alla guida diventano sempre più evidenti: problemi visivi, riflessi rallentati e riduzione della mobilità (e stiamo parlando solo delle complicazioni più comuni) possono rendere infatti guidare un’attività davvero pericolo, non solo per chi è al volante, ma anche per gli altri automobilisti.
Ecco perché questo dicembre in Italia è scattata una nuova normativa che punta a regolamentare il rinnovo della patente per gli automobilisti anziani, concentrandosi particolarmente sui conducenti di mezzi pesanti. Il Codice della Strada infatti tra le altre cose ha introdotto un divieto chiaro: chi ha superato i 68 anni di età non potrà più rinnovare le patenti C e D, necessarie per guidare camion, autobus e altri veicoli professionali.
Perché gli over 68 non possono rinnovare la patente
La misura è stata pensata per migliorare la sicurezza stradale, riducendo così il rischio di incidenti legati alle limitazioni fisiche e cognitive che possono insorgere con l’età avanzata. I riflessi meno pronti, la vista meno acuta e una capacità di concentrazione spesso ridotta sono elementi che se trascurati possono portare a conseguenze gravi che sarebbe meglio evitare per la salvaguardia di tutti.
La normativa però non si applica universalmente: chi è in possesso di una patente di tipo B che consente di guidare auto e veicoli leggeri potrà continuare a farlo anche oltre i 68 anni, a patto di superare i consueti esami di idoneità psicofisica previsti per il rinnovo. I controlli medici, infatti, restano fondamentali per garantire che le condizioni di salute non compromettano la sicurezza alla guida.
La questione, tuttavia, ha fatto storcere il naso a molti: da un lato c’è chi sostiene che la legge sia una misura di buon senso, indispensabile per tutelare la sicurezza sulle strade proprio perché alcuni studi hanno evidenziato come l’età avanzata sia correlata a una maggiore probabilità di incidenti, specialmente se non vengono effettuati controlli regolari. Particolare attenzione poi è stata rivolta a patologie neurodegenerative come l’Alzheimer che possono influire negativamente sulla capacità di prendere decisioni rapide e di reagire in situazioni impreviste.
Dall’altro lato però, la normativa è stata definita eccessivamente restrittiva: molte associazioni di automobilisti sottolineano infatti che l’età di per sé non è un indicatore assoluto delle capacità di guida perché esistono molti anziani perfettamente in grado di guidare in sicurezza, grazie a una buona salute e a una costante pratica al volante.