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La famosa Arte Fiera di Bologna ha chiuso i battenti con più di 50mila visitatori, ottenendo un enorme successo tra collezionisti di prestigio, rappresentanti di istituzioni e operatori del settore. Durante l’evento, 176 gallerie hanno esposto le loro opere nei padiglioni 25 e 26, attirando l’attenzione di appassionati e professionisti del mondo dell’arte provenienti da tutta Italia. L’atmosfera vibrante e stimolante ha reso questa edizione un vero e proprio punto di riferimento per l’arte contemporanea.
La direzione artistica di Simone Menegoi
L’edizione numero 48 di Arte Fiera segna anche la chiusura del ciclo di direzione artistica di Simone Menegoi. Giunto al termine del suo mandato, Menegoi ha lavorato per ridare una nuova centralità alla manifestazione bolognese, portando avanti un percorso iniziato nel 2019. In questi anni, ha potuto contare sull’affiancamento di Enea Righi, che ha ricoperto il ruolo di direttore operativo. Tra i risultati ottenuti, spicca la riconoscibilità di Bologna come un polo culturale di riferimento per le gallerie e per l’arte italiana del XX e XXI secolo, capace di attrarre l’attenzione di esperti e professionisti anche a livello internazionale.
Menegoi ha perseguito con determinazione l’obiettivo di porre l’accento su artisti di spicco e gallerie emergenti, creando una rete di collaborazioni che ha contribuito all’arricchimento del panorama artistico locale. Con forti collegamenti al mondo dell’arte contemporanea e un’attenzione particolare per i nuovi talenti, la sua direzione ha senza dubbio portato Arte Fiera a nuovi traguardi.
Il futuro di Arte Fiera con Davide Ferri
In vista del futuro, Arte Fiera ha recentemente annunciato la nomina di Davide Ferri come nuovo direttore artistico. Ferri, critico d’arte e curatore indipendente originario di Forlì, ha già dimostrato il suo valore all’interno della manifestazione, avendo curato la sezione “Pittura XXI” dal 2020. È un professionista rispettato nel settore, non solo come docente di Museografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ma anche per la sua collaborazione con importanti istituzioni culturali come Palazzo De’ Toschi – Banca di Bologna e la Fondazione Coppola di Vicenza.
Ferri porta con sé un bagaglio di esperienze e una visione chiara per il futuro della fiera. L’appuntamento per il 2026 è già in programma e tanti sguardi sono puntati sulle innovazioni e sulle proposte che il nuovo direttore artistico potrà portare. I cambiamenti futuri potrebbero includere l’ampliamento della sezione dedicata alla pittura e nuove sinergie con altri eventi culturali, mantenendo così viva l’anima di Arte Fiera.
Arte Fiera continua a dimostrarsi un palcoscenico di eccellenza per l’arte contemporanea, non solo in Italia, ma anche per il contesto internazionale. L’impegno e la passione investiti in questa rassegna non possono che promettere un futuro luminoso per la fiera e per tutti coloro che vi partecipano.