Se non vuoi ben 444 euro di multa prima dell’arrivo del Natale, non fare mai questo errore: solo così eviti problemi.
Se in estate l’aria condizionata in macchina a palla è un must imprescindibile, lo stesso in realtà si può dire anche per il riscaldamento in inverno, specialmente la mattina presto quando il sole è ancora timido e le temperature sono pressoché gelide. Tuttavia, non tutti sanno che questa coccola mattutina può trasformarsi in una trappola costosa sia per l’ambiente sia per il portafoglio e questo perché il comfort garantito dai moderni impianti di riscaldamento e condizionamento impatta l’ambiente più di quanto non possiamo immaginare.
I trasporti, infatti, sono responsabili di circa un terzo delle emissioni di CO₂ e l’uso improprio degli impianti di climatizzazione contribuisce a peggiorare la situazione. Proprio per questo, il Codice della Strada ha introdotto norme rigide per limitare le emissioni superflue, prevedendo sanzioni fino a 444 euro per chi non le rispetta e pagare il massimo della multa in realtà è molto più facile di quanto non si creda.
Attenzione al codice della strada: il dettaglio che trae in inganno molti
Il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta infatti non riguarda solo i mesi estivi: spesso e volentieri si pensa che la normativa sull’aria condizionata sia legata al raffrescamento dell’abitacolo, ma l’articolo 157 del Codice della Strada fa riferimento al condizionamento dell’aria in senso lato, questo significa che è incluso anche il nostro caro riscaldamento. Lasciare il motore acceso per riscaldare l’auto durante una sosta prolungata è quindi severamente vietato e può comportare multe salate.
Per non fare confusione però, intanto cerchiamo di capire qual è la distinzione tra sosta e fermata per evitare sanzioni. Con sosta si intende l’arresto prolungato del veicolo e in questi casi il conducente può allontanarsi dalla macchina. Giusto per rendere l’idea, lasciare l’auto parcheggiata con il riscaldamento acceso in un’area di sosta è vietato e punibile.
Al contrario, la fermata implica un arresto temporaneo, necessario per azioni rapide come far scendere un passeggero o caricare un bagaglio. In questo caso, il motore può rimanere acceso, a patto però che il conducente resti al volante e l’arresto sia breve. Tuttavia, oltre all’aspetto legale che è sicuramente da considerare, evitare di tenere il motore acceso inutilmente anche è una questione di responsabilità nonché di sensibilità ambientale: ridurre le emissioni significa contribuire a migliorare la qualità dell’aria e tutelare il pianeta, aspetto questo al giorno d’oggi per nulla secondario.