Nel 2024, il numero di incidenti mortali sul lavoro ha mostrato un incremento preoccupante in Italia, segnalato in un comunicato dall’Inail e riportato da Ansa. Con un totale di 1.090 decessi, il paese ha registrato un aumento di quasi il 5% rispetto all’anno precedente, quando i morti erano stati 1.041. Anche il settore scolastico ha visto un incremento delle vittime, con il numero di studenti deceduti a causa di incidenti in ambienti scolastici, laboratori o durante percorsi formativi, salito da 12 a 13. Questi dati pongono un grande interrogativo sulle misure di sicurezza e la protezione dei lavoratori, aspetti cruciali per il benessere della nostra società.
Situazione regionale e anomalie nei dati
Analizzando i dati sulle denunce di incidenti mortali, emergono differenze notevoli a livello regionale. Il Centro Italia ha registrato il maggior incremento, passando da 134 a 155 denunce, mentre le Isole sono passate da 70 a 92. Al contrario, il Sud Italia ha visto una diminuzione dei casi, riducendo le denunce da 201 a 181. Anche nelle regioni del Nord-Est e Nord-Ovest si riscontrano cali, con un abbassamento delle segnalazioni rispettivamente da 174 a 164 e da 211 a 205.
Le regioni che evidenziano i maggiori aumenti nel numero di incidenti mortali includono la Toscana, con un incremento di 16 denunce, seguita dal Lazio con 14, dalla Sicilia con 13 e dalla Campania con 10. In controtendenza, Puglia e Veneto segnano il calo più rilevante, con una sottrazione di 18 denunce ciascuna, accompagnate da Abruzzo e Piemonte, che vedono una diminuzione di 14 e 10 casi rispettivamente. L’analisi attenta di questi dati evidenzia la necessità di interventi mirati nelle aree più colpite e una revisione delle politiche di sicurezza sul lavoro.
L’aumento delle denunce tra i lavoratori
Un dato significativo è il numero crescente di denunce da parte di lavoratori stranieri, che sono passate da 155 a 176. Negli stessi tempi, si registra un decremento tra i lavoratori italiani, con le denunce che scendono da 635 a 621. Questo cambiamento potrebbe riflettere una maggiore attenzione da parte delle autorità verso i diritti dei lavoratori stranieri, al contempo sottolineando la necessità di un monitoraggio costante delle condizioni di lavoro per tutti gli individui, indipendentemente dalla loro nazionalità.
Le denunce per infortuni di qualsiasi gravità sono state 589.571 nel 2024, con un incremento dello 0,7% rispetto all’anno prima. Queste cifre sono indicative di una situazione che richiede un’analisi approfondita, che possa portare a soluzioni concrete. Inoltre, il numero di infortuni segnalati dagli studenti delle scuole di ogni grado è salito a 77.883, mostrando un aumento del 10,9% rispetto al 2023.
L’incidenza degli incidenti scolastici
Il fenomeno degli infortuni scolastici sta diventando sempre più pressante, con i casi complessivi che raggiungono di nuovo un livello allarmante. Tre incidenti su quattro coinvolgono studenti al di sotto dei 15 anni, mentre il rimanente quarto riguarda i giovani più grandi. Nel complesso, le segnalazioni di infortuni mortali tra gli studenti di ogni ordine e grado sono arrivate a 13, un incremento rispetto ai 12 dell’anno precedente, rappresentando circa il 13% del totale delle denunce.
In termini di distribuzione di genere, il 42% delle denunce riguarda le studentesse, un aumento del 12,5% rispetto al 2023, mentre gli studenti rappresentano il 58% delle segnalazioni, con un incremento del 9,8%. Questi numeri evidenziano la necessità di adottare misure preventive più efficaci nelle scuole, per garantire un ambiente sicuro e tutelato per tutti gli studenti.
Le regioni con il maggior numero di denunce scolastiche
Tra le regioni italiane, la Lombardia si distingue per il numero più elevato di segnalazioni, che rappresentano il 23% del totale nazionale, con un incremento dell’11,7% rispetto all’anno precedente. Al suo seguito ci sono Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, rispettivamente con l’11,9%, l’11,7% e il 9,9% delle denunce. Questo dato chiarisce come ci sia una necessità urgente di implementare politiche di contenimento e prevenzione.
È interessante notare che il 95% delle denunce riguarda studenti delle scuole statali, mentre solo il 5% proviene da istituzioni non statali. Inoltre, oltre duemila infortuni sono stati denunciati da studenti coinvolti in percorsi di competenze trasversali, un aspetto del settore educativo che necessita di maggiore attenzione. Queste informazioni devono servire come spunto per rivedere le normative esistenti e migliorare la protezione offerta a studenti e lavoratori, affinché non si ripetano più casi così drammatici.