I costi del carburante sono una parte significativa delle spese quotidiane e la ricerca di metodi per risparmiare è diventata una priorità.
Recentemente, si è diffusa l’idea che fare rifornimento di benzina nelle ore più fredde della giornata, come al mattino presto o durante la notte, possa portare a risparmi significativi. Ma che cosa c’è di vero in questa teoria? Un gruppo di ricercatori ha deciso di approfondire la questione, misurando la temperatura della benzina in vari momenti della giornata per verificare se davvero ci siano differenze sostanziali.
Il concetto chiave per comprendere questo fenomeno è la densità della benzina. A differenza dell’acqua, la cui densità è costante a temperatura ambiente, la densità dei liquidi, e in particolare della benzina, varia a seconda della temperatura. La densità della benzina a 15°C è di circa 0,75 kg/L, ma se la temperatura scende a 3°C, la densità aumenta e può raggiungere valori fino a 0,76 kg/L. Questo significa che a temperature più basse, un litro di benzina pesa di più.
I risultati della ricerca
Il gruppo di ricercatori ha condotto esperimenti in diversi distributori di benzina, registrando le temperature della benzina sia al mattino che al pomeriggio. I dati raccolti sono stati sorprendenti: alla pompa n.1, la temperatura della benzina era di 3°C alle 9:00, mentre alle 15:00 era di 9,9°C. Alla pompa n.2, le temperature registrate erano di 6,2°C al mattino e 12,6°C nel pomeriggio. Questi dati hanno reso evidente che la benzina è significativamente più fredda al mattino rispetto ai valori pomeridiani.
Grazie a queste misurazioni, il team di ricerca ha potuto calcolare la densità della benzina in base alle temperature registrate. Utilizzando una formula per determinare la densità in funzione della temperatura, hanno scoperto che, al mattino, la benzina ha una densità di 0,7591 kg/L, mentre nel pomeriggio scende a 0,7538 kg/L. Questi piccoli cambiamenti nella densità possono sembrare trascurabili, ma hanno un impatto diretto sulla quantità di carburante che si ottiene per ogni litro acquistato.
Consideriamo un esempio pratico: un automobilista che fa il pieno di 50 litri alla pompa al mattino, quando la benzina è a 3°C, avrà una massa totale di 37,95 kg. Se lo stesso automobilista si reca alla pompa nel pomeriggio, quando la benzina è a 9,9°C, la massa scende a 37,69 kg. La differenza di peso è di 0,26 kg, che si traduce in circa 0,345 litri di carburante in meno. Questo significa che, a parità di prezzo, chi fa rifornimento al pomeriggio paga per una certa quantità di benzina che, in realtà, non riceve.
I calcoli mostrano che rifornire la propria auto al mattino potrebbe far risparmiare circa 0,63 euro su un pieno di 50 litri, considerando un prezzo medio della benzina di 1,83 €/L. Se un automobilista riempie il serbatoio ogni giorno per 200 giorni lavorativi all’anno, il risparmio annuale potrebbe arrivare a 126 euro. Se pensiamo ai professionisti del trasporto, come camionisti o tassisti, il risparmio potrebbe essere ancora più elevato, visto il volume di carburante consumato.
Questa scoperta, pur sembrando piccola, mette in luce come alcuni comportamenti quotidiani possano influenzare il nostro budget. Molti automobilisti, infatti, non sono a conoscenza di questo semplice trucco. La maggior parte tende a rifornirsi durante la giornata, quando è più comodo, senza considerare che aspettare alcune ore in più potrebbe significare un risparmio economico nel lungo periodo.
Inoltre, vale la pena notare che la temperatura non è l’unico fattore che influisce sul costo della benzina. Altri elementi, come la qualità del carburante e le fluttuazioni del mercato, possono anche giocare un ruolo significativo. Tuttavia, comprendere come la temperatura influisca sulla densità della benzina è un’informazione utile che può fare la differenza per molti automobilisti.