Il progetto Return si colloca nel contesto delle sfide ambientali odierne e rappresenta un’importante iniziativa nazionale. Selezionato tra i partenariati estesi previsti dal Pnrr, ha l’obiettivo di affrontare i rischi ambientali, siano essi naturali o causati dall’uomo. Con una partecipazione che spazia da enti di ricerca e università nazionali a grandi aziende, il progetto mira a migliorare la comprensione dei fenomeni naturali e a fornire strumenti concreti per prevenire, gestire e monitorare tali rischi. In questo contesto si inserisce l’intervento di Andrea Prota, Presidente della Fondazione Return, durante il Dissemination Workshop tenutosi a Bologna.
Il progetto Return è un’iniziativa ambiziosa che affronta la questione dei rischi ambientali sotto molteplici aspetti. L’approccio combinato di ingegneria, geologia e scienze umane è innovativo, in quanto permette di collegare discipline diverse per affrontare una sfida che tocca tutti noi. Nell’attuale contesto di cambiamento climatico, è fondamentale collaborare per migliorare la nostra capacità di risposta. Le università nazionali e le grandi aziende giocano un ruolo cruciale in questo programma, aggregando saperi e risorse al fine di creare un impatto reale sulle comunità. Il coinvolgimento di vari attori è centrale; non si tratta solo di ricerca, ma anche di azione concreta che può fare la differenza, giorno dopo giorno.
Il lavoro svolto nel progetto Return non si limita a studiare i rischi, ma cerca attivamente di educare e coinvolgere la cittadinanza. La condivisione di informazioni e di strumenti è essenziale: solo con la partecipazione attiva della comunità si possono attuare politiche efficaci di mitigazione e riduzione degli impatti del cambiamento climatico. Prota ha messo in evidenza come gli stessi cittadini siano parte integrante di questo processo, sottolineando l’importanza del loro contributo nell’implementazione delle strategie nel quotidiano.
Il progetto Return abbraccia un concetto fondamentale: la fusione di competenze scientifiche con scienze umane e sociali. Questo approccio integrato è cruciale per garantire che le soluzioni sviluppate siano non solo efficaci, ma anche accettate e condivise dalla popolazione. Se da un lato le competenze tecniche in ingegneria e geologia forniscono le basi scientifiche per affrontare i rischi, dall’altro la comprensione dei comportamenti e delle dinamiche sociali permette di modellare interventi più mirati e adeguati alle esigenze della comunità.
Prota ha messo in luce come sia necessario che le politiche e le azioni che piano piano vengono formulate nascano da un dialogo costante con la cittadinanza. La condivisione delle informazioni e la promozione di una cultura della prevenzione sono elementi essenziali. I cittadini devono avere accesso alle informazioni riguardanti i rischi ambientali e alle strategie di mitigazione. Solo in tal modo possono sentirsi parte dell’azione collettiva e contribuire attivamente per migliorare la resilienza delle loro comunità.
Stiamo vivendo tempi in cui i cambiamenti climatici si fanno sentire in modo sempre più evidente. Il progetto Return punta a trasformare le conoscenze scientifiche in strumenti utili per le comunità, al fine di costruire una società più resiliente. Le attività di formazione, i workshop e la divulgazione dei risultati sono alcuni dei passi fondamentali per integrare le istituzioni e i cittadini in questo processo.
Il progetto si prefigge di andare oltre la semplice informazione. Vuole stimolare un reale coinvolgimento delle persone nel processo decisionale, affinché possano diventare attori chiave nella gestione dei rischi. Ogni cittadino, attraverso comportamenti informati, può contribuire a ridurre gli impatti del cambiamento climatico sulla propria vita. La responsabilità sociale diventa un elemento chiave in questo contesto, rendendo la lotta contro i rischi ambientali una battaglia comune, in cui ognuno è chiamato a dare il proprio contributo.
La strada da percorrere è lunga e complessa, ma il progetto Return, con la sua base scientifica solida e l’intento di coinvolgere profondamente la comunità, offre una visione promettente. Tra le sfide del presente, si cela un’opportunità che può davvero far cambiare le cose, formando una nuova generazione di cittadini protagonisti del loro futuro.