Il nuovo codice della strada sta facendo discutere chiunque ovunque: se mangi dei cioccolatini rischi una multa salata, il motivo assurdo.
Mangiare cioccolatini e rischiare una multa salata. Sembra assurdo, eppure è una possibilità concreta, come dimostrano alcuni casi giudiziari. Non parliamo di guida pericolosa o ci compiere un atto mentre si aè alla guida, come quello di portare i cioccolatini alla bocca.
Si tratta di aver consumato magari i cioccolatini prima di mettersi alla guida che, in caso di un posto di blocco o di un controllo di routine, potrebbero, addirittura, far salire il nostro tasso alcolemico nel sangue. Sono tanti i cioccolatini, del resto, che hanno del liquore al loro interno.
La storia di Giovanna
La storia di Giovanna, una donna romana di 64 anni, ne è un esempio emblematico. Nel 2008, coinvolta in un piccolo incidente stradale, Giovanna decise di ingannare l’attesa dei vigili urbani consumando alcuni cioccolatini al liquore. Una scelta apparentemente innocua che si trasformò in un incubo giudiziario. All’arrivo degli agenti, l’alcoltest rivelò un tasso alcolemico ben oltre i limiti consentiti. Nonostante le sue spiegazioni, Giovanna fu accusata di guida in stato di ebbrezza e il suo veicolo sequestrato. Iniziò così un lungo e stressante iter processuale, durato ben tre anni.
La difesa riuscì a dimostrare che l’alcol rilevato derivava dai cioccolatini consumati dopo l’incidente e non prima. Il giudice, valutando anche lo stato di agitazione di Giovanna, attribuibile all’attesa e a un alterco con una vigilessa, la assolse con formula piena, restituendole finalmente l’auto.
Un caso analogo si verificò nel 2011 in provincia dell’Aquila. Un trentenne, dopo un incidente stradale, consumò dei Mon Chéri nell’attesa dell’arrivo della polizia. L’alcoltest risultò positivo, ma il giudice lo assolse, ritenendo che il test, eseguito mezz’ora dopo l’incidente e dopo l’assunzione dei cioccolatini, non riflettesse lo stato del conducente al momento del sinistro.
Interrogativi sul Codice della Strada
Questi episodi sollevano interrogativi cruciali sull’applicazione del Codice della Strada e sulla responsabilità dei conducenti. Da un lato, emerge la necessità di una maggiore consapevolezza da parte degli automobilisti riguardo a ciò che consumano, anche dopo un incidente. Anche piccole quantità di alcol, provenienti da alimenti come i cioccolatini al liquore, possono influenzare i risultati dell’alcoltest, soprattutto se consumati in quantità significative o in prossimità del test.
Ignorare questo aspetto può portare a conseguenze legali spiacevoli, con accuse di guida in stato di ebbrezza e possibili sanzioni pesanti, anche se l’assunzione di alcol non ha in alcun modo influito sulla dinamica dell’incidente.
Dall’altro lato, le forze dell’ordine devono adottare un approccio più contestualizzato, considerando attentamente il momento in cui viene effettuato l’alcoltest e le possibili variabili che possono influenzare il risultato. Un test eseguito dopo un lasso di tempo significativo dall’incidente, durante il quale il conducente ha consumato alimenti o bevande contenenti alcol, potrebbe non essere rappresentativo del suo stato al momento del sinistro.
Tolleranza zero ma si esagera
È fondamentale, quindi, che gli agenti valutino attentamente la situazione, raccogliendo tutte le informazioni necessarie per ricostruire l’accaduto e accertare l’effettiva responsabilità del conducente. Un’applicazione rigida e indiscriminata della legge, senza tener conto delle circostanze specifiche, può portare a ingiustizie, come dimostrano i casi di Giovanna e del trentenne aquilano.
In conclusione, la prudenza è d’obbligo. Se si è coinvolti in un incidente stradale, è consigliabile evitare di consumare qualsiasi alimento o bevanda contenente alcol, anche in piccole quantità, nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Questo semplice accorgimento può evitare spiacevoli inconvenienti e lunghe battaglie legali. Allo stesso tempo, è auspicabile una maggiore sensibilità da parte delle autorità, affinché l’applicazione del Codice della Strada sia sempre guidata dal buon senso e dalla ricerca della verità, evitando di trasformare una semplice golosità in un reato.