Controlli Nas in B&B: 1 su 5 non è a norma – Scopri di più!

Vasta attività di controllo da parte delle forze dell’ordine nel mondo dei Bed & Breakfast: una vera e propria battaglia contro l’illegalità e l’inefficienza. In collaborazione con il Ministero della Salute, i Carabinieri hanno setacciato oltre mille strutture ricettive, portando alla luce irregolarità preoccupanti. Un’azione tempestiva soprattutto in vista dell’apertura dell’Anno Giubilare, che prevede un afflusso notevole di turisti nella Capitale. I risultati dei controlli non sono incoraggianti, ecco cosa è emerso.

I Carabinieri hanno effettuato una verifica approfondita: oltre il 20% delle strutture ispezionate ha mostrato gravi irregolarità. Questo significa che circa 200 B&B su 1000 non rispettano le normative richieste. Le violazioni più comuni? Difformità nei titoli autorizzativi e un aumento non autorizzato della capacità ricettiva rappresentano le irregolarità maggiormente riscontrate. Ma non finisce qui, le situazioni di scarsa igiene e sicurezza sono all’ordine del giorno, sollevando giuste preoccupazioni per la salute pubblica e la sicurezza degli ospiti.

Recenti controlli nella Capitale sono stati particolarmente severi, considerando il grande evento che deve arrivare, con oltre 30 B&B verificati solo nell’ultima settimana. Di questi, ben 7 non erano in regola, lasciando supporre un’immagine della città turisticamente compromessa e fatiscente. Un segnale di quanto sia necessario aumentare la vigilanza e il controllo su queste strutture per garantire la qualità dell’ospitalità.

Le sanzioni e le segnalazioni: un duro colpo per i trasgressori

Dopo aver setacciato le varie strutture, i risultati finali sono stati numerosi. I Carabinieri hanno segnalato 174 individui all’Autorità Amministrativa, mentre 23 sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria. Non sono mancate gravi infrazioni con ben 289 violazioni amministrative e 31 penali rilevate nel corso dei controlli. Ciò ha portato all’imposizione di sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 155mila euro. Questo quadro evidenzia l’importanza di un’azione tempestiva delle forze dell’ordine per arginare il fenomeno.

Nei casi più gravi, dieci strutture hanno subito il sequestro o la sospensione, con un valore stimato di circa 3,5 milioni di euro. Situazioni che mostrano l’impatto economico di queste irregolarità non solo per gli operatori disonesti ma anche per l’immagine turistica delle città coinvolte. Al di là delle sanzioni, la salute e la sicurezza dei turisti devono rimanere al centro delle preoccupazioni.

Esempi emblematici di irregolarità: casi che fanno riflettere

Tra gli esempi più significativi trovati nei controlli, emerge un B&B in provincia di Asti che è stato sospeso poiché privo di qualsiasi autorizzazione. Situazioni analoghe si sono verificate anche in provincia di Frosinone, dove una struttura è stata sospesa per mancanza di requisiti fondamentali, come un angolo cottura.

Uno dei casi più incredibili è avvenuto nel Centro Storico di Palermo: qui, un apparente B&B è stato sequestrato perché si trattava, in realtà, di un vero e proprio albergo non registrato, completo di ventidue stanze e circa cento posti letto. Durante l’operazione sono stati sequestrati anche oltre 60 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione e privi di qualsivoglia rintracciabilità.

Un’altra situazione scioccante arriva da Pescara, dove un B&B era stato allestito illegalmente all’interno di un garage di un’abitazione privata senza alcun tipo di autorizzazione. Questi esempi non possono che sollevare interrogativi su quanto sia diffuso il problema e sulla necessità di un controllo costante e rigoroso nel settore. La sicurezza dei turisti non deve essere messa a rischio, e l’azione dei Carabinieri sembra essenziale per garantire un’ospitalità dignitosa e pulita.

Published by
Ludovica Rossi