
L’Associazione Family Day ha espresso un forte dissenso nei confronti di un’iniziativa educativa che si è svolta presso la scuola secondaria di primo grado San Martino in Freddana. Questo intervento è stato innescato dalla notizia, pubblicata da vari quotidiani, riguardante una “riflessione profonda sulla difficoltà ad esprimere le proprie idee e sull’identità di genere“, condotta da alcuni docenti con gli studenti della classe III S.
Critiche all’iniziativa educativa
L’Associazione, da sempre attiva nella difesa della libertà educativa delle famiglie, ha sottolineato come nella scuola italiana si stia assistendo a una crescente diffusione di corsi e iniziative che, sebbene si presentino come strumenti per promuovere la cultura del rispetto, nasconderebbero in realtà una campagna di rieducazione ideologica. Secondo Family Day, tali attività mirerebbero a diffondere una visione politica specifica, contraria ai valori tradizionali. Tra i punti critici evidenziati ci sono la negazione della binarietà dei sessi, l’affermazione dell’autodeterminazione del corpo, la richiesta di rispetto assoluto per l’identità autopercepita e la svalutazione del concetto di famiglia. L’Associazione ha anche menzionato il rischio che l’educazione alla sessualità possa degenerare in contenuti inappropriati, richiamando le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Finanziamenti e risorse scolastiche
Un altro aspetto rilevante è il finanziamento di 5 milioni e 727 mila euro, stanziato dalla Regione Toscana nel 2024 per la legge sulla Cittadinanza di genere, destinato all’educazione alla parità di genere per il triennio 2025-2027. Family Day ha messo in discussione la necessità di tali fondi, soprattutto considerando che nelle scuole potrebbero mancare risorse per esigenze fondamentali come la carta igienica.
Interrogativi sull’uso delle risorse
L’Associazione ha sollevato interrogativi sulla reale emergenza che giustificherebbe un investimento così ingente e ha chiesto chi vigilerà sull’uso di tali risorse. Si è chiesto se i finanziamenti verranno utilizzati per indottrinare gli studenti secondo una determinata ideologia, citando l’esempio della scuola di San Martino in Freddana come un caso emblematico di questa preoccupazione.
Ruolo delle famiglie e monitoraggio
Infine, Family Day ha esortato le autorità scolastiche a monitorare attentamente l’organizzazione di corsi simili e ha invitato le famiglie a mantenere un ruolo attivo nell’educazione dei propri figli. L’Associazione ha sottolineato l’importanza del consenso informato, affermando che i genitori devono essere pienamente informati sui corsi e avere la possibilità di scegliere alternative formative. La questione rimane aperta, con la richiesta di maggiore chiarezza su come vengono gestiti questi temi sensibili all’interno delle scuole lucchese.