Recenti dati del NAEP, il National Assessment of Educational Progress, evidenziano un grave deterioramento delle competenze di studenti e studentesse americane delle classi di quarto e ottavo grado. Nonostante le speranze di recupero post-pandemia, i risultati mostrano un trend preoccupante, specialmente in lettura. Mentre la situazione provoca una crescente ansia tra le famiglie e gli esperti, la presidente della National Parents Union, Keri Rodrigues, ha descritto i risultati come una “vergogna nazionale”. La richiesta di un intervento urgente e mirato diventa quindi sempre più insistente.
I punteggi di lettura dei bambini mostrano un calo significativo. Nel 2024, la percentuale di studenti di otto anni classificati nella fascia più bassa per la competenza ha raggiunto un nuovo record. I test, svoltisi all’inizio dell’anno, hanno coinvolto sia gli alunni di quarta che quelli di ottava, con una particolare preoccupazione per il fatto che gli studenti di quarta elementare erano nella scuola dell’infanzia proprio quando la pandemia ha iniziato a diffondersi.
Dopo un periodo di prestazioni in crescita, i primi segnali di declino nei punteggi medi di lettura erano emersi nel 2017 e i dati successivi non hanno fatto altro che confermare questa tendenza negativa. Nell’anno precedente, i punteggi erano diminuiti o stagnati tra gli studenti di alta prestazione, mentre i risultati per quelli con punteggi più bassi sono ulteriormente scesi. Gli specialisti avevano sperato in un recupero una volta ripristinate le normali attività scolastiche, ma i risultati ottenuti nel 2024 parlano di un’ulteriore disfatta per l’istruzione nella lettura anche per gli alunni di terza media.
Per quanto riguarda la matematica, la situazione appare leggermente migliore, anche se a livello nazionale non si è ancora tornati ai punteggi pre-pandemia. Dopo un crollo storico tra il 2019 e il 2022, si osserva un leggero aumento per i bambini di quarta, con i punteggi che passano dal 36% nel 2022 al 39% nel 2024. Tuttavia, non si osserva lo stesso miglioramento per quelli di ottava, i cui punteggi sono stagnanti rispetto al 2022 in 48 stati e giurisdizioni. Tra i più brillanti c’è stato un recupero completo dei livelli pre-pandemia, mentre gli studenti in difficoltà sono rimasti fermi.
Mentre gli Stati Uniti affrontano una crisi evidente nell’istruzione, i dati delle prove INVALSI in Italia del 2024 offrono uno spaccato diverso. Le rilevazioni, condotte su fasce di età simili a quelle americane, mostrano i primi segni di recupero nei risultati in Italiano e Matematica degli studenti di seconda primaria. Sebbene i risultati restino inferiori a quelli del 2019 e 2021, si registra una leggera ripresa, in particolare in Matematica.
Nel 2024, circa il 67% degli studenti di II primaria raggiunge almeno il livello base in Italiano, un calo rispetto al 69% nel 2023, rispetto al 73% nel 2022. In Matematica, la percentuale di studenti capaci di raggiungere il livello base è all’incirca la stessa, segnando una crescita dal 64% nel 2023 e dal 71% nel 2022. Gli esiti della V primaria mostrano un andamento variegato, ma nel complesso prevalgono segnali positivi. A parte l’Italiano, che si attesta su valori stabili, in Matematica e soprattutto in Inglese si nota un’inversione di tendenza con un miglioramento significativo.
Per la scuola media, i risultati del 2024 segnalano un arresto nel calo di Italiano e Matematica riscontrato nel periodo 2019-2021, mentre i test di Inglese hanno mostrato un netto miglioramento sia nello listening che nel reading. Questi segnali di risveglio nell’istruzione italiana forniscono un contrasto netto con la situazione americana, sollevando interrogativi sui metodi didattici e sulle politiche scolastiche adottate nei due Paesi.