Nell’anno attuale, il mondo della salute e del benessere femminile si sta arricchendo di novità davvero interessanti e rivoluzionarie. All’edizione 2024 di Open Accelerator, promossa da Zcube – Zambon Research Venture, sono state presentate numerose idee innovative che puntano a soddisfare le esigenze di salute delle donne. Tra questi, spuntano prodotti antinfiammatori, dispositivi contraccettivi e app avanzate per la previsione dei sintomi. Queste proposte provengono da 185 candidature provenienti da ben 35 paesi, da lontane nazioni come gli Stati Uniti fino ad arrivare in Israele. Un’indagine che dimostra come l’innovazione si sposti sempre più nel mondo delle scienze della vita, in particolare in un mercato che continua a crescere e ad evolversi.
Startup innovative: cinque finaliste con idee a impatto
Il panel di startup che ha raggiunto le fasi finali è stato composto da cinque aziende davvero promettenti. Agorà Pharma, una start-up italiana, si appresta a lanciare soluzioni innovative basate sul cbd, un composto derivato dalla cannabis, per combattere problemi come la vulvodinia e altri tipi di dolori intimi che spesso vengono trascurati. Un tema delicato ma cruciale che riceve così un’importante attenzione.
Dall’altra parte del mondo, Intimo Medical, proveniente da Israele, sta progettando un contraccettivo intrauterino innovativo e privo di ormoni, concepito per essere non solo efficace ma anche indolore. Altra startup di origini britanniche, Kadence Bio ha risvegliato l’interesse presentando una pillola sublinguale per affrontare l’eiaculazione precoce, un problema che tocca molte persone.
Un’altra protagonista è Rea Diagnostics, che sta lavorando su un test autoadministrato in grado di monitorare il rischio di parto prematuro, utilizzando metodologie simili a quelle dei test rapidi per il Covid-19. Infine, Wizermed si fa notare con la sua app pionieristica che, grazie a un sofisticato algoritmo, aiuta a prevedere l’insorgere di emicranie. Un aiuto utile per oltre un miliardo di individui nel mondo, con una prevalenza sorprendente tra le donne.
Femtech: un mercato in grande espansione
Esplorando il panorama attuale, si stima che combattere i divari nella salute femminile potrebbe portare a un ondata di investimenti pubblici e privati significativi, in grado di stimolare l’economia globale per un valore che potrebbe arrivare a 1 trilione di dollari all’anno entro il 2040. Questo rappresenterebbe un aumento del 1,7% del PIL pro capite, e situerebbe il settore femtech al centro dell’innovazione sanitaria.
Il femtech, un termine che racchiude tutte le tecnologie e le innovazioni dedicate alla salute delle donne, ha visto un’espansione incredibile negli ultimi anni. Oggi, il mercato globale potrebbe raggiungere oltre 65 miliardi di dollari entro il 2027, evidenziando come l’interesse verso la salute femminile stia veramente crescendo, sotto la spinta di nuove organizzazioni e startup che cercano di offrire risposte concrete ai problemi specifici di genere. La valorizzazione dell’assistenza sanitaria orientata verso la donna è, senza dubbio, un percorso che a lungo andare avrà un impatto positivo sia a livello sociale che economico.
Un ecosistema che promuove innovazione e ricerca
Il presidente di OpenZone, Andrea D’Alessandro, ha sottolineato l’importanza di iniziative come Open Accelerator, le quali si pongono come obiettivo primario quello di creare un ecosistema professorale dove innovazione, ricerca e imprenditorialità possano davvero convivere. Questo supporto si traduce in investimenti reali per progetti significativi, sviluppando tecnologie all’avanguardia in grado di migliorare la vita di molte persone.
In un contesto in cui le necessità di salute delle donne iniziano a ricevere l’attenzione che meritano, è chiaro che questo tipo di iniziativa rappresenta una luce in fondo al tunnel per chi da tempo attende risposte e soluzioni. Con la crescita del femtech e il sostegno di eventi come questi, il futuro sembra promettente e ricco di opportunità .