Dante Alighieri nel cuore delle periferie romane: un esperimento di insegnamento a Tor Bella Monaca

In un’epoca in cui la letteratura sembra allontanarsi dalle nuove generazioni, la figura di Dante Alighieri continua a stupire e a coinvolgere, anche in contesti difficili come quelli delle periferie romane. Emiliano Sbaraglia, professore e scrittore, ha dedicato la sua ultima opera “Leggere Dante a Tor Bella Monaca” a questa sfida educativa, raccontando come è riuscito a portare il sommo poeta tra i banchi di scuola, in una delle zone più complesse di Roma.

La realtà di Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca è un quartiere noto, ma spesso frainteso. Le cronache parlano di una realtà dominata da problematiche sociali e culturali, come il traffico di droga e l’emarginazione. Un contesto desolante in cui i ragazzi si trovano a crescere, spesso trascurati e in situazioni familiari faticose. Questa situazione rende complesso non solo il lavoro di educazione, ma anche la proposta di temi letterari che parlano di esperienze umane profonde. Nonostante ciò, Sbaraglia non si è lasciato scoraggiare e ha intrapreso un percorso di insegnamento che ha coinvolto i suoi studenti in un modo del tutto inaspettato.

L’insegnamento di Dante: un compito arduo ma necessario

Sbaraglia ha affrontato resistenze non solo da parte degli alunni, ma anche delle famiglie. La domanda che molti genitori ponevano era giustificata: perché insegnare opere complesse a ragazzi che faticano con l’alfabetizzazione? Attraverso un racconto toccante, il professore ha spiegato che Dante ha un messaggio universale che supera i secoli. La sua opera parla di fragilità, speranza e limiti dell’umanità, temi che risuonano fortemente nei ragazzi di Tor Bella Monaca. Il professor Sbaraglia, citato dal quotidiano ‘Il Manifesto’, ha descritto la sua esperienza come un vero e proprio “miracolo” di comunicazione e connessione con i suoi studenti.

Sbaraglia ha cercato di rendere il poeta fiorentino una figura viva, capace di dialogare con le esperienze quotidiane dei suoi alunni. Il suo obiettivo era dimostrare che le parole di Dante possono essere un ponte verso una comprensione più profonda di sé e del mondo circostante.

L’innovazione didattica: un approccio creativo

Il docente ha trovato nel rap un alleato inaspettato. Riconoscendo somiglianze metriche tra la musica contemporanea e la poesia di Dante, ha utilizzato questo genere musicale come strumento didattico per attrarre i ragazzi. Il rap, con il suo ritmo e le sue rime, è riuscito a coinvolgere quelli che inizialmente apparivano disinteressati, facendo emergere parallelismi con l’ottava dell’Ariosto. Questa strategia ha reso la figura di Dante non solo più accessibile ma anche più attraente, creando un legame emotivo potente con la materia.

Sbaraglia ha descritto il suo approccio come un processo di tentativi successivi, in un contesto dove la metodologia d’insegnamento tradizionale non dava risultati. Con queste innovazioni, l’insegnante ha dimostrato che, anche nelle periferie più disagiate, è possibile accogliere un discorso letterario profondo, rendendolo comprensibile e rilevante per i giovani.

L’importanza della passione in contesti difficili

L’insegnamento nelle scuole pubbliche di periferia richiede un’elevata dose di passione e dedizione, come evidenziato da Carolina Pernigo su Criticaletteraria.org. Non basta essere dei bravi insegnanti; serve un vero impegno nel portare la propria competenza e il proprio amore per la materia in ambienti complessi, dove le sfide quotidiane sono numerose. La passione diventa, quindi, un motore fondamentale per creare uno spazio educativo nonostante le difficoltà.

In questo contesto, la figura di Emiliano Sbaraglia emerge come un esempio di come l’educazione possa affrontare le difficoltà con creatività e impegno. La sua esperienza a Tor Bella Monaca rappresenta un tentativo di riscatto, una risposta attenuata alla crisi educativa che affligge molte periferie, dimostrando che anche le opere di un grande poeta come Dante possono avere un impatto profondo sulla vita dei giovani in situazioni di disagio.

Published by
Davide Gualtieri