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La celebre band Duran Duran sta per tornare sul prestigioso palco dell’Ariston di Sanremo, dove si esibiranno per la quinta volta, a quarant’anni dalla loro prima partecipazione. In un’intervista recente, i membri del gruppo hanno condiviso i segreti della loro longevità, parlando della loro passione per la musica e del legame che li unisce.
Un mix di passione, risate e equità
Per i Duran Duran, il segreto del loro successo risiede in tre elementi fondamentali: l’amore per la musica, l’abilità di sdrammatizzare anche i momenti di tensione e la condivisione equa dei guadagni. “Pensiamo che la nostra musica sia ancora incredibile, non c’è nessuno che riesca a creare melodie così straordinarie come noi quattro insieme”, affermano i membri che, dopo oltre quattro decenni, continuano a incantare i fan di tutte le generazioni. La band, composta da Simon Le Bon, John Taylor, Nick Rhodes e Roger Taylor, mantiene un’affiatata chimica che traspare ad ogni esibizione. Con una punta di ironia, aggiungono: “A questo punto, dovremmo rinominare il festival in Duran-Remo”.
I ricordi di un’epoca d’oro
Riflettendo sui loro esordi, i Duran Duran ricordano il 1985 come un anno cruciale per la loro carriera. “Eravamo già noti, ma il nostro riconoscimento stava appena cominciando a decollare”, raccontano, rievocando i momenti magici di quegli anni. L’arrivo al Festival di Sanremo, accompagnati da un gruppo di giovani fan in motorino, rimane impresso nella loro memoria. Simon Le Bon ricorda una gaffe che lo colpì: “La sera prima decisi di fare una passeggiata sul lungomare e scivolai, procurandomi un infortunio al piede. Per alleviare il dolore, bevvi un po’ di vodka, ma il dolore era sempre presente”. Quegli anni rappresentarono un periodo d’oro per la musica britannica, un’epoca in cui Simon rappresentava il sogno di tanti adolescenti.
L’evoluzione musicale e l’impatto della tecnologia
Interrogati sulle trasformazioni musicali degli ultimi decenni, i Duran Duran evidenziano come l’hip hop americano abbia influenzato i gusti musicali e i modi di ballare. “Il panorama musicale è cambiato radicalmente con l’arrivo di nuovi generi. Gli Stati Uniti ci hanno aperto la mente a suoni diversi”, spiegano. Inoltre, la diffusione di internet ha rivoluzionato la fruizione della musica, consentendo ai giovani di esplorare una varietà incredibile di artisti e stili. “Oggi, un ragazzo può avere migliaia di canzoni sul proprio telefonino. Questo fenomeno è positivo per la musica e, in un certo senso, ha contribuito a mantenere vivi anche noi”.
Tuttavia, Simon avverte sui rischi connessi alla crescente presenza della tecnologia. “La prima canzone creata dall’intelligenza artificiale è già stata pubblicata. Stiamo entrando in una fase in cui potremmo ascoltare brani prodotti da macchine. È fondamentale protestare contro questa deriva, a meno che non vogliamo che la musica venga completamente generata da un algoritmo”.
Un messaggio di solidarietà per un amico
In questo contesto, la band ha voluto dedicare un pensiero all’ex membro Andy Taylor, attualmente in lotta contro un cancro alla prostata in fase avanzata. “Siamo al suo fianco in questa difficile battaglia”, dichiarano i membri del gruppo, manifestando la loro solidarietà.
La band ha già annunciato dei concerti durante l’estate in Italia, dove si esibiranno il 15 e 16 giugno al Circo Massimo, il 18 a Bari e il 20 a Milano. Durante questi eventi, la band promette di offrire uno spettacolo che ripercorra l’intera carriera artistica, celebrando i successi e i momenti indimenticabili che hanno segnato la storia della musica pop.
Sarà un’estate da segnare sul calendario per i fan, che non vedono l’ora di rivedere i Duran Duran dal vivo.