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Il Memoria Festival, giunto alla sua decima edizione, si prepara a festeggiare un’importante eredità culturale. Dal 6 all’8 giugno 2025 si svolgerà a Mirandola, in provincia di Modena, un evento che celebra la memoria di Ernesto Franco, figura fondamentale della manifestazione e prematuramente scomparso nel settembre 2024. Con Enrico Selva Coddè, vicepresidente e amministratore delegato di Mondadori Libri, a fare da nuovo presidente del Comitato scientifico, il festival promette di mantenere viva la tradizione che lo ha reso un punto di riferimento per la cultura italiana.
Un tributo a Ernesto Franco
L’edizione di quest’anno si dedica interamente alla memoria di Ernesto Franco, noto scrittore e ispanista, che ha ricoperto il ruolo di presidente del Comitato scientifico fin dalla prima edizione della kermesse. La sua influenza e il suo contributo alla valorizzazione della cultura non possono essere sottovalutati. La scelta di commemorare Franco non è solo un omaggio a una persona, ma rappresenta anche la continuità di una visione culturale che ha radici profonde e ramificazioni significative.
Franco non era solo un direttore di prestigiose case editrici come Einaudi; era anche autore di opere significative come Isolario e Storie fantastiche di isole vere, che abbinano la sua passione per la scrittura alla sua curiosità intellettuale. Questa edizione del festival, quindi, non è solo un evento, ma un vero e proprio viaggio nelle riflessioni e nelle emozioni che Franco ha saputo trasmettere nel suo percorso.
Il tema di quest’anno: le isole
Il tema centrale del Memoria Festival 2025 è “Isole”, un concetto poliedrico che affonda le radici nelle opere di Ernesto Franco. L’isola non è solo un luogo fisico, ma anche un simbolo di riflessione e introspezione. Può rappresentare un approdo cercato o un’esperienza inaspettata, un punto di partenza o un rifugio di ritorno. Durante i tre giorni di eventi, il festival ospiterà una serie di incontri e discussioni che spazieranno dalla letteratura alla scienza, dall’arte alla musica, dal cinema alla filosofia.
Grazie alla collaborazione con Mondadori Libri, l’organizzazione del festival si arricchisce di nuovi contenuti e spunti di riflessione. Gli ospiti invitati, tra cui scrittori, filosofi, artisti e scienziati, contribuiranno a dipingere un affresco del variegato concetto di isola. Ogni partecipante avrà la possibilità di offrire la propria visione, creando una rete di connessioni che esalta l’importanza della memoria e dell’identità culturale.
La memoria come viaggio
Enrico Selva Coddè ha espresso il suo entusiasmo per l’incarico ricevuto, dichiarando che il Memoria Festival ha saputo costruire, nel corso di questi dieci anni, una comunità attiva e consapevole. Con il suo riferimento a Mnemosyne, dea della memoria, il nuovo presidente sottolinea come il tema della memoria sia una parte intrinseca della cultura e della storia umana.
Coddè sostiene che “la memoria rappresenta il materiale fondamentale per la costruzione delle identità.” Essa è essenziale non solo per rimanere ancorati al passato, ma anche per affrontare le sfide del presente. “La capacità di mantenere viva la memoria e di farla convivere con la storia è un compito difficile,” specialmente in un contesto tecnologico dove il rischio di dimenticare è elevato.
Immaginando un viaggio con l’amico scomparso, Selva Coddè sembra voler richiamare un senso di nostalgia e appartenenza. Il festival diventa, quindi, non soltanto un elogio alla memoria di Ernesto Franco, ma un vero e proprio percorso di scoperta e rinnovamento culturale.
Eventi di questa portata hanno il potere di attrarre un pubblico variegato e di stimolare un dibattito fondamentale sulla conservazione delle culture e delle identità. Con Selva Coddè alla guida, il Memoria Festival del 2025 si preannuncia come un happening imperdibile e ricco di significato per tutti gli appassionati della cultura.