Scoprire Roma attraverso le orme di Totò rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella vita e nelle opere del grande attore partenopeo. Un percorso di quasi dieci chilometri, che si snoda da Prati a Fontana di Trevi, racconta della transizione di Totò: dalla povertà del Rione Sanità di Napoli di fine ‘800 alla bellezza dei Parioli negli Anni ‘30. Questa passeggiata è un viaggio tra memoria e cinema, un omaggio vivido a un monumento della comicità italiana.
Il percorso parte da piazza Cola di Rienzo, nel Rione Prati, dove un busto di Totò, realizzato dalla scultrice Maria Stifini e inaugurato nel 2002, accoglie i passanti. Questo luogo è significativo per la vita artistica di Totò, poiché qui iniziò la sua carriera romana, esibendosi nei teatri Adriano, Principe e Smeraldo. L’inaugurazione avvenne in presenza di illustri nomi del mondo della cultura, come l’allora sindaco di Roma, Walter Veltroni, e la figlia dell’artista, Liliana.
Il percorso prosegue attraverso il traffico e i monumenti romani, richiamando alla mente alcuni celebri set cinematografici dei film dedicati a Totò, come “Totòtruffa 62” e “Totò, Peppino… e la dolce vita”. È in questo contesto che si possono osservare le cinque dimore romane in cui Totò ha vissuto, tessendo un legame profondo con la città che lo accolse. Tra queste, spicca la Casa del Girasole, dove visse anche il grande regista Roberto Rossellini.
Proseguendo verso il Quartiere Flaminio, si raggiunge la Basilica di Sant’Eugenio, luogo denso di significato per la vita di Totò. Qui si svolse uno dei suoi tre funerali, celebrato nel 1967. La vita di Totò, descritta da Giancarlo Governi nel libro “Totò. Vita, opere e miracoli”, rivela un uomo di grande spessore, la cui umanità e comicità hanno segnato un’epoca. Cristina Mura, rappresentante dell’associazione Inforidea, sottolinea l’importanza di visitare i luoghi significativi della vita di Totò, attraverso un trekking urbano che porta alla scoperta di storie e aneddoti.
L’itinerario continua verso i Parioli, dove l’attore abitò fino alla fine dei suoi giorni, un quartiere che rappresenta un capitolo importante della sua vita. Qui, Totò visse prevalentemente in cinque diverse abitazioni, testimonianza di un amore incondizionato per la città che lo rese celebre.
Il percorso si chiude in bellezza a Fontana di Trevi, uno dei luoghi più iconici di Roma e set della famosa scena di “Totòtruffa 62” del 1961. In questo spot, Totò e Nino Taranto tentano di vendere a un italo-americano un pezzo della città eterna, un’azione divertente resa celebre nel panorama cinematografico italiano. Federico Papa, guida esperta della società Trekkincittà, non perde l’occasione di interagire con i partecipanti al tour, proponendo in modo ironico di vendere la fontana.
La Fontana di Trevi, commissionata da Nicola Salvi nel 1732 e inaugurata nel 1762, diventa il punto dove si fondono la storia artistica di Roma e la comicità di Totò, un vero e proprio spettacolo di architettura e memoria. “Oh perbacco!” rappresenta un’esclamazione che cattura lo spirito di Totò, evidenziando come la sua eredità continui a vivere nei luoghi che hanno raccontato di lui.
Questo viaggio attraverso Roma non è solamente un percorso di trekking urbano, ma un modo per mantenere viva la memoria di uno dei più amati comici italiani, che con le sue battute ha reso le difficoltà della vita, motivo di risate. Attraverso i suoi luoghi, le storie si intrecciano, rivelando una Roma che, seppur cambiata, continua a celebrare la genialità di Totò.