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Un nuovo film sta per arrivare nelle sale, attirando l’attenzione per la sua forte carica emotiva e storica. “La guerra di Elena”, titolo provvisorio che sarà girato a Roma e Tivoli, segna il debutto alla regia di Stefano Casertano, che ha co-scritto la sceneggiatura insieme a Alessandra Kre e Francesca Della Ragione. L’argomento trattato offre uno spaccato affascinante sui conflitti vissuti durante il periodo fascista, con l’obiettivo di far conoscere la storia di una donna ebrea romana che ha combattuto per la libertà.
Un cast di talento e una produzione d’eccellenza
Il film, prodotto da Titanus Production e Masi Film con la collaborazione di Rai Cinema, M74, Sound Art 23 e Titanus S.p.A., si avvale di un cast di talenti ben noti al pubblico. Micaela Ramazzotti interpreta la protagonista, Elena Di Porto, mentre Valerio Aprea assume il ruolo di Vitale Di Porto, il fratello di Elena. Giulia Bevilacqua completa il quadro interpretando Costanza Limentani, moglie di Vitale e cognata di Elena. Questo ensemble di attori offre una rappresentazione potente delle vite intrecciate durante un periodo di incertezze e rischi.
L’epoca in cui è ambientata la storia spazia tra il 1938 e il 1943, anni cruciali per l’ebraismo romano e per il ghetto, situato nel cuore della capitale italiana. Attraverso le lenti della vita di Elena, il pubblico avrà la possibilità di esplorare gli eventi storici che hanno segnato quel periodo, in cui le donne si sono trovate ad affrontare situazioni estreme e a dover prendere decisioni audaci per proteggere i propri cari.
Una storia di coraggio e ribellione
Elena Di Porto è una figura emblematicamente ribelle, che non si piega alle convenzioni sociali e che rifiuta la sottomissione imposta dal regime fascista. Separata dal marito, si distingue per il suo modo di essere: indossa pantaloni, fuma, beve e gioca a stecca, guadagnandosi il soprannome di “Elena la matta” nel ghetto. Le sue azioni coraggiose rappresentano una risposta diretta alla repressione, e la rendono un simbolo di libertà.
In un clima di paura crescente, Elena si trova a fronteggiare ripetuti arresti. Tuttavia, la sua determinazione non si arresta. Con l’occupazione nazista della capitale, decide di unirsi alla resistenza, un passo che la porterà a una scoperta cruciale: i piani per il rastrellamento del ghetto, che hanno avuto luogo il 16 ottobre 1943. Il suo tentativo di avvisare i suoi concittadini si scontra con la percezione che il mondo ha di lei: come farsi ascoltare quando si è etichettati come “matta”?
La visione di un regista emergente
Stefano Casertano debutta nella regia di un lungometraggio dopo aver acquisito esperienza attraverso la realizzazione di documentari e cortometraggi di successo. Il suo ultimo lavoro, “Tales of the March”, ha preso parte alla selezione ufficiale dell’80° Mostra del Cinema di Venezia, evidenziando il suo talento e la sua versatilità nel campo della narrazione visiva. “La guerra di Elena” si propone di essere non solo un film, ma un atto di memoria, importante per mantenere viva la coscienza collettiva di eventi storici significativi.
Le riprese del film dureranno cinque settimane, aggiungendo un ulteriore livello di attesa intorno a questo progetto ambizioso. Con una combinazione di un cast eccellente e una storia toccante che merita di essere ascoltata, “La guerra di Elena” si preannuncia come uno dei titoli più attesi dell’anno, pronto a far riflettere e a emozionare il pubblico, in un viaggio attraverso la resistenza e la lotta per la libertà.