La mostra “Cyprea: la rete di Afrodite” approda al Museo archeologico di Reggio Calabria

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ospita, dopo la sua esposizione al Museo del Foro Romano del Parco Archeologico del Colosseo, la mostra dal titolo “Cyprea: la rete di Afrodite”. Questa iniziativa culturale celebra la figura della dea Afrodite sotto aspetti che la collegano sia all’antichità che all’arte contemporanea, creando un ponte tra passato e presente.

Il significato della mostra

La mostra è stata concepita come un dialogo tra i reperti della Locride e l’immagine di Afrodite, una delle divinità più rappresentative e ammirate, simbolo di bellezza e femminilità. Secondo il curatore dell’evento, Giorgio Calcara, la scelta di portare la mostra a Reggio Calabria è stata indicata come un “dovere” e un “onore”. “Il contesto della Magna Grecia è ideale per presentare Afrodite in tutte le sue forme”, ha affermato Calcara, evidenziando il valore culturale e artistico di questa realtà.

La mostra, allestita nella piazza “Paolo Orsi”, sarà aperta al pubblico fino al 27 aprile 2025. In questo periodo, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un percorso espositivo che coinvolge otto artisti, quattro italiani e quattro ciprioti. L’obiettivo è quello di raccontare l’immagine della dea in un continuum che abbraccia l’astratto e il concreto, permettendo di comprendere come una figura arcaica possa riflettersi nella contemporaneità.

Un viaggio attraverso il tempo

Partendo dall’iconografia classica di Afrodite, la mostra porta i visitatori in un viaggio temporale, riscoprendo le origini e l’importanza simbolica di una delle divinità più venerata nella storia. Non è solo una celebrazione della bellezza, ma anche un’analisi dei suoi significati più profondi. Calcara ha sottolineato che l’esposizione rappresenta un’occasione per esplorare non solo la figura femminile nella cultura classica, ma anche il suo impatto nella società moderna.

Entro la fine dell’anno 2026, la mostra proseguirà il suo itinerario approdando proprio a Cipro, dove Afrodite, di fatto, tornerà “a casa”. Così, la mostra diventa un simbolo di connessione culturale e storica tra le due sponde del Mediterraneo, rafforzando i legami tra l’Italia e Cipro.

La connessione con il territorio

Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ha evidenziato l’importanza di presentare reperti inediti conservati nei depositi del museo, che offrono un’illustrazione ulteriore del tema di Afrodite. Questi reperti rappresentano non solo un valore artistico, ma anche un legame diretto con la storia e le tradizioni del territorio. Sudano ha evidenziato come questa esposizione metta in luce la trasversalità di temi come bellezza, femminilità e creazione, centrali nell’immaginario collettivo legato alla divinità.

Stefania Pennacchio, reggina e direttrice artistica della mostra, ha messo in evidenza l’ingente radice culturale di Reggio Calabria: “Qui i sacrifici incruenti, come latte, miele e vino, raccontano di un bisogno di pacificazione e di un desiderio di bellezza, non solo fisica ma anche etica e filosofica”. Questa affermazione ribadisce il profondo legame tra la cultura locale e il patrimonio mitologico.

Il supporto istituzionale

“Cyprea: la rete di Afrodite” è sostenuta da numerose istituzioni, tra cui il ministero della Cultura italiano, l’ambasciata di Cipro a Roma e il ministero della Cultura di Cipro, oltre a diverse realtà locali come la Regione Sicilia e il Parco archeologico di Naxos/Taormina. Questo ampio supporto testimonia l’importanza di un evento che non solo arricchisce il patrimonio culturale di Reggio Calabria, ma rafforza anche il dialogo tra le diverse realtà del Mediterraneo. La mostra ha già fatto tappa in altre città simbolo, come Naxos/Taormina e Pafos, evidenziando la sensibilità per la cultura e l’arte che unisce i popoli bagnati dallo stesso mare.

Questa esposizione rappresenta quindi un’importante opportunità di scambio culturale, capace di unire tradizioni e modernità, passato e futuro, in un racconto che continua a diventare sempre più contemporaneo e significativo.

Published by
Davide Gualtieri