Si è svolta una mattinata di significato profondo venerdì 20 dicembre, nel bellissimo Palazzo San Domenico. Qui ha avuto luogo la conferenza di apertura per un evento che ha un obiettivo nobile e che suscita interesse: ‘Un calice per la ricerca’. Questo evento, organizzato dal Circolo Marida in collaborazione con AIRC e ASL BAT, ha visto la partecipazione di esperti di spicco nel panorama oncologico e della prevenzione, che hanno condiviso la loro esperienza e le loro scoperte. La conferenza ha unito il mondo della ricerca con quello della sensibilizzazione, toccando temi cruciali come la prevenzione e la cura delle malattie oncologiche.
Durante la conferenza, diversi esperti sono intervenuti per esprimere l’importanza di questo evento. Tra i relatori spiccavano nomi noti come Giacomo Volpe, PhD dell’AIRC e Principal Investigator all’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, e il Dottore Raimondo Ferrara, dirigente responsabile dell’unità operativa di oncologia ed ematologia della ASL. Entrambi hanno sottolineato quanto sia fondamentale la collaborazione davanti a una sfida come la lotta contro il cancro. Un momento toccante è stato quando il Dott. Ferrara ha ricordato la loro cara amica e paziente Marida, simbolo della resilienza e della speranza. La conferenza ha toccato il cuore di tutti, mettendo in evidenza come siano le storie personali che possono muovere la società verso un cambiamento di mentalità riguardo alla prevenzione e alla cura.
La ricerca come faro di speranza per i malati
Il Dott. Volpe ha spiegato con passione l’importanza dei finanziamenti AIRC per sviluppare nuovi trattamenti. Ha parlato di un dispositivo innovativo per analizzare le patologie ematiche in modo più accurato e i progressi nella cura dei tumori del sangue. Con parole cariche di speranza, ha comunicato come i risultati della ricerca possano finalmente dare risposte concrete a chi soffre. “La ricerca è un faro in queste tenebre, permettendo di scoprire nuove strade e possibilità nel combattimento contro il cancro.” Ogni passo avanti fa sperare in un futuro dove guarire dal cancro possa diventare una realtà alla portata di tutti.
Un invito alla prevenzione e a stili di vita sani
Il Dott. Cannito ha dedicato parte del suo intervento agli aspetti economici della sanità , sottolineando quanto sia fondamentale investire nella prevenzione. Ha illustrato la correlazione diretta tra costi delle malattie e l’importanza degli screening e dell’educazione verso uno stile di vita sano, coinvolgendo anche i più giovani. Ha enfatizzato che “prevenire è non solo una questione di salute ma anche di economia per il sistema sanitario nazionale.” Un messaggio chiaro, questo, che invita tutti a riflettere sull’importanza di prendersi cura di sé e di coloro che ci circondano.
L’evento di gala: un mix di cultura e solidarietÃ
La serata si è successivamente spostata nel bellissimo Teatro Curci, dove l’atmosfera era elettrizzante. Con calici di vino e musica in sottofondo, l’evento ha preso forma in un crescendo di emozioni. Francesco Paolo Damato, il fondatore del Circolo Marida, ha avuto il compito di intrattenere e condurre la serata con bravura. Questo evento ha rappresentato non solo una raccolta di fondi ma anche una celebrazione della vita e della speranza, dove ogni dettaglio è stato curato con amore e attenzione.
La forza della testimonianza e la musica per la donazione
Un momento significativo è stato quello in cui la Dottoressa Lucia Forte, Presidentessa del Comitato Puglia di Fondazione AIRC, ha condiviso la sua personale esperienza di lotta contro il cancro. La sua storia ha toccato i cuori degli spettatori, regalando un messaggio di speranza e resilienza. La serata ha recato anche momenti musicali toccanti, in particolare da parte della celebre Bianca Atzei. La sua voce e il suo talento hanno riempito il teatro di energia e positività , rendendo il tutto ancora più indimenticabile.
La magia della teatra e la lotta contro il cancro
Nel corso dello spettacolo, il tema prevalente è stato sempre quello della lotta contro il cancro. La pièce teatrale curata da Marinella Anaclelio ha messo in scena la vita e la resistenza di donne comuni alle prese con le sfide della malattia. Le storie delle attrici hanno reso palpabile la vulnerabilità e la forza, alimentando un dibattito sulla realtà della malattia e sull’importanza del supporto sociale e della ricerca. Momenti di riflessione e divertimento si sono alternati, permettendo al pubblico di immergersi completamente nell’argomento.
L’arte e la musica come veicolo di speranza
La serata si è chiusa con grande emozione, dove diversi artisti si sono esibiti, portando messaggi di fiducia e incoraggiamento. Le performance di Carolina Bubbico e Corolla hanno aggiunto ulteriore colore a un evento già ricco di significato. Concludendo una serata dedicata alla ricerca e alla speranza, il Teatro Curci si è dimostrato un luogo di incontro potente, un palcoscenico dove la lotta contro il cancro si è trasformata in un canto collettivo di unità e resistenza.