Dopo un periodo di incertezze e sfide globali, il 2025 si preannuncia ricco di eventi cruciali per la comunità scientifica. Le nuove missioni private sulla Luna, gli sviluppi in ambito medico con chip impiantabili e le politiche climatiche sono solo alcune delle attese. Non dimentichiamo il possibile ritorno di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti e le sue possibili conseguenze sulla ricerca scientifica. Un’analisi della rivista Nature ha tracciato il quadro di quello che ci aspetta.
Uno degli aspetti più discussi, al momento, è certamente il possibile ritorno al potere di Donald Trump. Questo scenario preoccupa molti esperti che, con una certa apprensione, temono che il magnate possa ritirare nuovamente gli Stati Uniti dagli storici Accordi di Parigi sul clima. Durante il suo primo mandato, infatti, Trump non aveva esitato a mettere in discussione impegni internazionali di fondamentale importanza per la lotta al cambiamento climatico. Ci sono anche timori riguardo la nomina di Robert Kennedy Jr. a segretario alla Salute, figura nota per le sue posizioni scettiche nei confronti dei vaccini. Questo potrebbe influenzare negativamente la fiducia del pubblico nella scienza e nelle pratiche mediche. E non finisce qui: l’assegnazione del ruolo al visionario Elon Musk nel Dipartimento per l’efficienza governativa ha suscitato un dibattito animato, poiché potrebbe avere ripercussioni sul budget e sulla qualità del lavoro delle agenzie governative dedicate alla ricerca scientifica. Le conseguenze di tali figure alla guida di settori chiave potrebbero avere un impatto a lungo termine sulla comunità scientifica e sulle politiche di ricerca.
Spazio e nuove esplorazioni lunaire
Il 2025 potrebbe segnare un’epoca di grandi esplorazioni nello spazio. In particolare, si guarda con fervore al lancio di diverse missioni private verso la Luna. Entro i primi mesi dell’anno, sono previsti due nuovi lander: Venture Moon della giapponese iSpace e Intuitive Machines dal Texas. I primi tentativi, evidentemente, sono sempre pieni di sfide, ma l’eccitante prospettiva di vedere un nuovo lander piantare la bandiera sulla Luna ha catturato l’immaginazione di molti. Nel frattempo, le missioni Smile, condotte da un consorzio di Agenzia Spaziale Europea e Accademia Cinese delle Scienze, e Punch della Nasa, si concentreranno sull’analisi del vento solare, di cui sappiamo ancora troppo poco. Anche la missione Spherex della Nasa promette di rivoluzionare l’astronomia, mappando il cielo in 102 colori e raccogliendo informazioni su miliardi di galassie e stelle. Ma non è tutto: i satelliti Biomass dell’Esa e Nisar, frutto della collaborazione tra la Nasa e l’agenzia spaziale indiana , si dedicano all’osservazione della Terra, raccogliendo dati vitali su foreste e sulla superficie terrestre. Le aspettative per il settore spaziale sono altissime, con l’idea che queste missioni possano non solo espandere la nostra comprensione dell’universo, ma anche fornire soluzioni a problemi qui sulla Terra.
Innovazioni nel mondo biomedicale
Un altro ambito che sta attirando l’attenzione è sicuramente quello delle interfacce cervello-computer. La Cina prevede di avviare test su dispositivi che potrebbero competere direttamente con i chip di Neuralink, l’azienda fondata da Elon Musk. Questi dispositivi potrebbero non solo rivoluzionare la riabilitazione per i pazienti con difficoltà motorie, come quelli con lesioni al midollo spinale, ma potrebbero anche trovare applicazione in diversi contesti, dall’intrattenimento alla ricerca. Le proiezioni iniziali indicano l’uso di elettrodi intrusivi per “restaurare” il movimento, che ha già mostrato segni promettenti di efficacia. La ricerca biomedica si sta spingendo avanti, esplorando sempre più il potenziale dei chip impiantabili e delle nuove tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone affette da varie patologie.
Nuove frontiere nella ricerca scientifica
Entro la fine del 2025, ci si aspetta un’accelerazione notevole nella ricerca scientifica, come dimostra l’entusiasmo verso il nuovo European Spallation Source in Svezia, una delle strutture più avanzate nel campo degli acceleratori di particelle. Questo progetto ha richiesto oltre dieci anni di lavoro, e ora ci si appresta a inaugurarlo come la fonte di neutroni più potente di tutto il mondo. Il contributo al progresso scientifico sarà cruciale, in particolare nella scienza dei materiali. Parallelamente, si sta lavorando al Future Circular Collider che andrà a sostituire il cosiddetto Lhc del CERN di Ginevra. Mentre questi sviluppi si concretizzano, ci sono anche tre sperimentazioni cliniche negli Stati Uniti per un farmaco anti-obesità che ha attirato una grande attenzione: il semaglutide. Durante questo anno, potrebbero essere introdotte anche nuove molecole per il trattamento del dolore cronico, generando speranze in chi soffre di questi disturbi.
Le sfide climatiche e le aspettative future
Le aspettative per il nuovo trattato globale sulla preparazione alle pandemie stanno generando un clima di nervosismo, poiché le discussioni hanno incontrato ostacoli significativi. Le scadenze iniziali fissate per giugno 2024 non sono state rispettate e questo solleva interrogativi sulle future misure di risposta a eventuali crisi sanitarie. Inoltre, la conferenza sul clima COP30, che si terrà a novembre 2025 in Brasile, dovrebbe affrontare questioni cruciali relative ai finanziamenti per i paesi in via di sviluppo. La transizione verso pratiche più sostenibili richiede un impegno collettivo ed è chiaro che il tema è più attuale che mai. Infine, i negoziati su un trattato sulla plastica si trovano al centro dell’attenzione, poiché si cerca di stabilire un insieme di regole vincolanti sul piano internazionale per combattere l’inquinamento da plastica. Le sfide climatiche e ambientali che ci aspettano sono enormi ma la determinazione di trovare soluzioni efficaci è palpabile.
Un 2025 all’insegna dell’innovazione e della speranza si staglia all’orizzonte, un’opportunità da cogliere per il progresso scientifico e il benessere della società.