Malattie rare: Drago (UniCt) lancia un appello per sensibilizzare sulla cheratite da acanthamoeba

Il Manifesto sociale si configura come un’importante iniziativa mirata a sensibilizzare i protagonisti della sanità italiana riguardo all’oftalmologia. In particolare, si rivolge alle malattie rare, tra cui spicca la cheratite da Acanthamoeba, una condizione ultra rara che merita attenzione e cure adeguate. Durante un recente incontro a Roma, il professor Filippo Drago, un esperto del settore, ha messo in luce la gravità della situazione, sottolineando la mancanza di trattamenti efficaci fino a oggi e i rischi associati a questa malattia.

La cheratite da Acanthamoeba è una malattia estremamente rara, che colpisce la cornea e può, se trascurata, portare a conseguenze drastiche, incluso la cecità. Questo disturbo spesso passa inosservato, ma le sue implicazioni possono essere devastanti. Secondo il professor Drago, la malattia rientra nella categoria delle malattie ultra rare, definita dall’Agenzia Europea dei Farmaci, con una prevalenza di meno di un caso ogni 10.000 abitanti. Qui si apre una questione cruciale: la lunga strada verso la consapevolezza. Perché, sebbene il numero di casi nel nostro paese sia limitato, è fondamentale che non solo i professionisti del settore sanitario, ma anche i cittadini comprendano l’importanza di informarsi.

Drago ha enfatizzato come la corretta conoscenza di questa patologia e delle sue manifestazioni sia vitale per la prevenzione. Le persone, in particolar modo i giovani che utilizzano le lenti a contatto, devono essere educate sulle modalità di contagio e sull’importanza di adottare corretti comportamenti igienici. In effetti, questo tipo di infezione è spesso legato all’uso inadeguato delle lenti a contatto, un problema che coinvolge una larga parte della popolazione. Adottare misure di igiene appropriate può davvero fare la differenza e rappresentare un passo cruciale per prevenirne l’insorgenza.

Il manifesto sociale: Sensibilizzare e prevenire

Il Manifesto Sociale, come spiegato dal professor Drago, ha l’obiettivo di allertare non solo gli operatori sanitari, ma anche il grande pubblico. La prevenzione si configura come una delle tematiche centrali; non basta curare, è fondamentale poter intervenire prima che la malattia si manifesti. Qui entra in gioco un nuovo farmaco, la polihexanide allo 0,08%, sviluppata da un’azienda farmaceutica italiana. Questa nuova opzione terapeutica si pone come uno strumento utile nella lotta contro la cheratite da Acanthamoeba. È da sottolineare, però, che la prevenzione rimane una priorità. La sensibilizzazione su pratiche igieniche corrette, come la pulizia e la manutenzione delle lenti a contatto, diventa essenziale per ridurre il rischio di infezione.

L’incontro, intitolato “Conoscere e riconoscere la cheratite da Acanthamoeba”, promosso dalla rivista Italian Health Policy Brief, ha offerto uno spunto di riflessione su come le malattie rare, nonostante la loro rarità, possano influenzare le vite delle persone. Conoscere i sintomi, capire i rischi e sapere come prevenire la malattia sono i primi passi verso un approccio più consapevole e responsabile alla salute. Questo approccio integrato e multidisciplinare è necessario per promuovere la salute oculare e per tutelare il benessere di tutti. La comunità medica, in sinergia con il pubblico, può fare molto per rafforzare la prevenzione e garantire che nessuno rischi di rimanere nell’ombra a causa di una condizione sconosciuta.

L’importanza della scoperta e della diffusione

L’allerta nei confronti della cheratite da Acanthamoeba è un esempio di come la ricerca e la conoscenza possono e devono andare di pari passo per affrontare le sfide della salute pubblica. Durante l’incontro, è stato evidenziato come il ruolo della formazione e della comunicazione sia cruciale per combattere l’ignoranza riguardo a questa malattia. La diffusione di informazioni corrette e tempestive non solo permette ai professionisti medici di offrire cure più adeguate, ma consente anche ai pazienti e alla popolazione in generale di prendere decisioni informate riguardo alla propria salute.

La realtà è che l’educazione sanitaria non riguarda solo professionisti, ma deve investire anche il pubblico. Le malattie rare, come la cheratite da Acanthamoeba, meritano di essere al centro dell’attenzione affinché possano essere prevenute e trattate per tempo. Si fa appello quindi a tutti gli attori della salute pubblica per lavorare assieme, promuovendo una campagna di sensibilizzazione efficace. Assicurarsi che l’informazione fluisca e che le misure di prevenzione siano chiare è un passo fondamentale per un futuro in cui le malattie rare possano e debbano essere affrontate con maggiore consapevolezza.

Published by
Ludovica Rossi