Alice Sotero, atleta di grande talento, ha vissuto un’esperienza straordinaria e dolorosa che ha segnato la sua carriera e la sua vita. La cheratite da Acanthamoeba, una malattia rarissima, ha messo a dura prova il suo corpo, ma la determinazione e la resilienza l’hanno portata a combattere questa battaglia con coraggio. In questo articolo, esploreremo la sua storia, analizzando i sintomi, la diagnosi e naturalmente, la ripresa dell’atleta.
Una diagnosi inaspettata: la lotta contro la cheratite
Alla fine di maggio del 2024, Alice Sotero racconta che durante un volo di ritorno da una competizione ha iniziato a sentire un fastidio all’occhio, un fastidio inizialmente banale, che vanno a sembrare un semplice granellino di sabbia. “Ho pensato che fosse probabilmente legato all’herpes che avevo avuto l’anno precedente,” dice l’atleta con la sua consueta lucidità. In un primo momento, i sintomi sembrano simili a quelli già vissuti, ma ben presto si rendono conto che c’è qualcosa di più serio in corso.
Cosa strana, non rispondevo alle terapie. Ecco perché, dall’ottimo oculista che già aveva seguito l’atleta per il problema all’herpes, è stata immediatamente indirizzata verso specialisti. “Ho deciso di fare anche un tampone oculare al pronto soccorso oftalmico di Torino, per escludere la presenza di batteri o infezioni, ma non c’era nulla di rilevante.” Dopo vari passaggi e consulti, arriva la notizia decisiva: cheratite da Acanthamoeba. Una diagnosi che suona come una vera e propria sentenza; una malattia che, come spiega bene chi ne ha sofferto, può avere conseguenze terribili se non trattata con attenzione.
Il calvario della cura: affrontare il dolore
Immaginate una giovanissima atleta, con sogni e ambizioni, a dover affrontare il limite delle sue forze fisiche. Ora, ritrovandosi a combattere contro una condizione che provoca dolori lancinanti e ulcere rilevanti, Alice racconta di come tutto ciò l’abbia messa alla prova. “Dopo la diagnosi sono iniziati vari trattamenti, fino a quando non ho accesso alla polihexanide.” Nonostante gli sforzi, il dolore non accenna a diminuire. “Erano ormai due settimane che vivevo con questa malattia; i farmaci antidolorifici e antiinfiammatori parevano non funzionare,” ricorda con una nota di amarezza.
La tenacia dell’atleta è incredibile; permane motivata e determinata ad allenarsi nonostante le prove che ha di fronte. “Ho dovuto passare molto tempo a letto. La mia situazione non era affatto semplice eppure, giorno dopo giorno, ho iniziato a sentire qualche piccolo miglioramento e ho ripreso gli allenamenti. La mia strada verso Parigi era un obiettivo, un obiettivo che mi sono imposta di raggiungere.” E così Alice ha optato di non lasciarsi abbattere e di ritornare lentamente alla sua vita da atleta.
La rinascita dopo il trapianto: il nuovo inizio
Una nuova luce si accende nella vita di Alice quando lo scorso ottobre ha subito un trapianto di cornea. “Il recupero è un processo lento, ci vogliono circa un anno dall’operazione e io attualmente non vedo nulla con l’occhio sinistro,” ammette l’atleta. Tuttavia c’è un aspetto positivo da considerare; “adesso non sento più dolore, e già questo è un grande progresso.” La totale assenza di dolore segna per Alice un passo in avanti fondamentale.
La voglia di continuare la sua carriera e di tornare ai suoi allenamenti è contagiosa. “Ovviamente ci sono stati momenti difficili, ma con pazienza e l’aiuto di chi sapeva come affrontare una situazione del genere, ho potuto allenarmi anche se avevo subìto una malattia così seria.” Nonostante le difficoltà siano state innumerevoli, Alice è un esempio perfetto di forza e determinazione, capace di affrontare le sfide più dure rendendole opportunità di crescita personale.
La storia di Alice Sotero non è solo quella di un’atleta di successo, ma è una testimonianza iscritta nella lotta umana contro le avversità. Con il suo spirito indomito e la sua passione per il pentathlon moderno, Alice continua a ispirare e a dimostrare che anche le situazioni più difficili possono essere superate. Le sue pagine future si scriveranno con impegno e sacrificio verso i suoi lavori sportivi.