Il tema delle piccole scuole in Italia sta emergendo come un elemento cruciale nel panorama educativo nazionale. Con un totale di 11.627 istituzioni, tra cui scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, la mappatura delle piccole scuole offre un’ampia visuale sull’istruzione in contesti spesso isolati. Questa indagine, promossa dal Movimento delle Piccole scuole insieme all’INDIRE e al Ministero dell’Istruzione e del Merito, getta luce su una realtà scolastica che merita attenzione, specialmente in un periodo in cui demografia ed emigrazione influenzano profondamente le dinamiche locali.
Il rapporto evidenzia una suddivisione chiara delle piccole scuole che operano nel nostro Paese. Di queste, 2.504 sono scuole dell’infanzia, 7.435 scuole primarie e 1.688 scuole secondarie di primo grado. Questo dato nasce da un’attenta analisi effettuata nel volume “Atlante delle piccole scuole in Italia”, riferito all’anno scolastico 2020/21, il quale rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere come le piccole scuole stiano evolvendo nel tempo e nel nostro territorio.
La crescente diffusione di queste istituzioni scolastiche è particolarmente pronunciata in aree dove l’emigrazione e il calo demografico stanno generando una fragilità sociale. L’INDIRE ha creato questa indagine come supporto alla ricerca, fornendo dati preziosi per le politiche educative e consentendo un supporto informato alle decisioni delle amministrazioni locali e nazionali.
Non solo la quantità delle scuole, ma anche il numero degli studenti coinvolti è significativo. Con un totale di 648.111 alunni, di cui 45.240 frequentano le scuole dell’infanzia, 529.757 le primarie e 73.114 le secondarie di primo grado, emerge chiaramente l’impatto di queste piccole scuole sulla formazione dei giovani in contesti più vulnerabili.
Parte dell’indagine INDIRE si concentra sull’analisi delle variabili territoriali, demografiche e socioeconomiche. Attraverso tre dimensioni distinte: isolamento, perifericità e marginalità, si è riusciti a costruire un quadro esaustivo delle piccole scuole nel Paese. Si stima che quasi il 50% delle istituzioni riguardi le “aree interne” di Italia, realtà che affrontano sfide significative nell’accesso ai servizi essenziali.
Questa divaricazione geografica e socioeconomica è fondamentale per pianificare interventi specifici e destinare risorse in modo mirato, affinché ciascun studente possa avere accesso a un’istruzione di qualità, indipendentemente dalla localizzazione della propria scuola. In questo contesto, le piccole scuole non solo svolgono un ruolo educativo, ma diventano anche punti di riferimento per le comunità in cui si trovano, contribuendo alla coesione sociale e alla crescita dei territori.
La presidente dell’INDIRE ha sottolineato l’importanza delle piccole scuole, affermando che esse rappresentano una realtà fondamentale per il sistema educativo italiano. Con il 19,0% delle scuole dell’infanzia statali, il 50,6% delle primarie e il 23,3% delle secondarie di primo grado, le piccole scuole si configurano come elementi chiave per garantire ai ragazzi un accesso a un’istruzione di qualità, soprattutto in contesti svantaggiati.
Il lavoro incessante del Movimento delle Piccole scuole è fondamentale. Attraverso l’Atlante, disponibile per il download sul loro sito, è possibile ottenere dati completi e aggiornati sulle piccole scuole, analizzando non solo il loro posizionamento in aree periferiche ma anche l’importanza che rivestono nelle aree urbane e periurbane. Le regioni con il maggior numero di queste scuole sono la Campania, il Piemonte, la Lombardia, la Calabria e la Sicilia, con percentuali significative che dimostrano come l’istruzione in queste aree abbia una forte caratterizzazione locale.
Per scaricare l’Atlante delle Piccole Scuole in Italia, visita il sito ufficiale.