
Test d'ingresso a medicina, le novità del 2025 - scuoleasmara.it
Con tutti questi cambiamenti, il panorama dell’accesso a Medicina in Italia sta per affrontare una delle sue trasformazioni più significative.
L’accesso ai corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria si appresta a vivere una trasformazione radicale a partire dall’anno accademico 2025-26. La recente legge n. 26/2025 segna una svolta importante, abbandonando il tradizionale test d’ingresso a crocette in favore di un sistema considerato più equo e meritocratico.
Questo cambiamento è parte di una riforma mirata a garantire una selezione più giusta e a migliorare la preparazione degli studenti durante il loro percorso scolastico.
Il semestre filtro: un nuovo inizio
Una delle innovazioni più significative è l’introduzione del “semestre filtro”, che fungerà da fase preparatoria per gli studenti che aspirano a entrare nelle facoltà di Medicina. Durante questo primo semestre, tutti gli iscritti avranno la possibilità di seguire corsi e sostenere esami.

L’ammissione al secondo semestre sarà determinata dai risultati ottenuti in questi esami e dalla posizione in una graduatoria nazionale, che si basa sui crediti formativi acquisiti. Questo approccio non solo consente di valutare le competenze degli studenti in modo più completo, ma offre anche un’opportunità per coloro che non riescono a superare il filtro: i crediti formativi ottenuti possono essere utilizzati per iscriversi a corsi di laurea alternativi, evitando così che gli sforzi e il tempo investito vadano sprecati.
L’importanza delle università telematiche
Un altro aspetto da considerare è il ruolo delle università telematiche, che potrebbero diventare protagoniste del nuovo sistema di accesso. Con l’aumento previsto del numero di candidati, si stima che queste università possano svolgere un ruolo cruciale nel garantire che un numero sufficiente di studenti possa accedere ai corsi, contribuendo così a formare i 30.000 nuovi medici previsti dalla riforma nei prossimi sette anni.
Tuttavia, questo solleva interrogativi sulla qualità dell’istruzione e sulla preparazione degli studenti, visto che le risorse attuali potrebbero non essere sufficienti per gestire un simile afflusso di iscrizioni.
È importante sottolineare che, nonostante l’introduzione del semestre filtro, il numero chiuso rimarrà in vigore. Questo significa che, anche con un sistema di accesso più flessibile, ci saranno comunque limitazioni riguardo al numero totale di posti disponibili nelle facoltà di Medicina. La graduatoria finale, quindi, sarà cruciale: gli studenti dovranno confrontarsi non solo con i propri risultati, ma anche con quelli dei loro coetanei, in un contesto in cui le disparità tra atenei potrebbero influenzare le opportunità di accesso.
Nuove tempistiche e riforme necessarie
La riforma è attesa con grande interesse, ma presenta anche sfide significative. La tempistica di applicazione è ancora incerta; si prevede che la riforma entrerà in vigore entro la fine dell’anno, ma questo dipenderà dall’approvazione finale del disegno di legge in Parlamento.
La Ministra dell’Istruzione, Anna Maria Bernini, ha già espresso l’intenzione di accelerare i tempi, ma ci sono ancora molte questioni da risolvere, tra cui la definizione di standard uniformi per gli esami, al fine di garantire una valutazione omogenea tra i diversi atenei.