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Le opere di Felice Casorati, il celebre artista piemontese noto per il suo stile legato al realismo magico, ritornano a Milano dopo un lungo intervallo di 35 anni, arricchendo l’offerta culturale della città. La retrospettiva, che avrà luogo a Palazzo Reale a partire da domani fino al 29 giugno, si preannuncia come una delle più esaustive dedicate all’autore. La mostra offrirà un viaggio attraverso le fasi più significative della sua produzione artistica, permettendo ai visitatori di immergersi nel suo mondo creativo.
Un’occasione speciale: la mostra
Questa retrospettiva è stata promossa dal Comune di Milano e organizzata da Marsilio Arte in collaborazione con l’Archivio Casorati. Il curatela è affidata a Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca e Francesco Poli, tre esperti del settore che hanno selezionato con cura oltre 100 opere dell’artista. L’ultima esposizione a Milano risale al 1990, quindi l’evento di quest’anno rappresenta una vera e propria riscoperta del lavoro di Casorati dopo un lungo periodo di assenza.
La mostra, intitolata semplicemente ‘Casorati‘, è articolata su 14 sale e offre una panoramica completa dall’inizio del Novecento fino agli anni Cinquanta. Tra le opere in mostra, spicca una significativa selezione proveniente dalla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che include non solo dipinti su tela e tavola, ma anche sculture e bozzetti per scenografie, fra cui alcuni realizzati per il teatro alla Scala di Milano.
Un viaggio nella bellezza e nella malinconia
Gli amanti dell’arte avranno l’opportunità di esplorare il mondo di Casorati, caratterizzato da atmosfere malinconiche e figure pensose. Un elemento ricorrente nelle sue opere è la presenza di donne, che popolano il suo immaginario e trasmettono un senso profondo di introspezione. Ad aprire il percorso espositivo troviamo il famoso Ritratto della sorella Elvira del 1907, che rappresenta simbolicamente l’inizio della sua carriera artistica.
Fra i pezzi più drammatici dell’esposizione, tre grandi opere sono accostate per la prima volta dal 1964: Una Donna , Un uomo e Bambina . Questi dipinti, caratterizzati da spazi nudi e una palpabile solitudine metafisica, offrono una visione unica della ricerca artistica di Casorati nel contesto del suo tempo.
Conversazioni straordinarie e opere iconiche
A partire dalla metà degli anni Venti, l’artista inizia a concentrare il proprio lavoro sul tema delle Conversazioni. La celebre Conversazione platonica del 1925 è un’opera che segna un punto di svolta e che sarà presentata al pubblico milanese nel 1926, in occasione della Prima mostra nazionale del Novecento Italiano, a cura di Margherita Sarfatti. Questa seminale espressione del pensiero visivo di Casorati viene così ricollocata nel contesto attuale, insieme ad altre opere di grande importanza.
In mostra, dopo un lungo periodo di assenza, si trova anche l’Annunciazione del 1927, proveniente da una collezione privata, che rappresenta uno dei capolavori più significativi dell’artista. L’evento si configura quindi non solo come una mera esposizione di opere, ma come un autentico viaggio nell’arte, capace di evocare emozioni e riflessioni nel pubblico.
Casorati, con il suo intricato linguaggio visivo e le sue narrazioni silenziose, continua a captivare gli spettatori, confermando la sua indiscutibile importanza nel panorama dell’arte italiana. Milano, dunque, si prepara ad accogliere nuovamente il suo genio, offrendo ai visitatori occasioni uniche di scoperta e contemplazione.