Pienza celebra Mario Luzi: un convegno in memoria del poeta fiorentino a 20 anni dalla morte

La città di Pienza si prepara a onorare la memoria di Mario Luzi, poeta di spicco del Novecento e cittadino onorario, attraverso un convegno che avrà luogo sabato 1 marzo. A vent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 28 febbraio 2005 a Firenze, il ricordo di Luzi risuona tra le strade di questa città toscana che ha segnato la sua vita e la sua opera. Il convegno si svolgerà nel Palazzo Comunale alle 16:30 e accoglierà relatori di spicco che hanno avuto modo di studiare e approfondire la sua figura.

Un eroe della parola e della cultura

Mario Luzi, classe 1914, è stato un intellettuale di riferimento nel panorama culturale del ventesimo secolo. La sua scomparsa, avvenuta nella sua casa di via Bellariva a Firenze, ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della poesia. Trovato senza vita dalla sua governante Isolina, Luzi era solito ascoltare la radio al risveglio per rimanere aggiornato sulle notizie. La sua vita e la sua esistenza trascorsero profondamente legate alla cultura e al paesaggio toscano.

L’evento di Pienza si propone di rivivere non solo la sua produzione letteraria, ma anche il legame speciale che Luzi nutriva con la città, dove trascorreva regolarmente le sue estati dal 1969 fino al 2004, anno della sua ultima visita. Durante i mesi estivi, il poeta si lasciava avvolgere dall’atmosfera di Pienza, trovando qui un clima ideale per la scrittura e intessendo relazioni significative, in particolare con persone come don Fernando Flori.

Un programma ricco di interventi e riflessioni

Il convegno è organizzato in stretta collaborazione tra la municipalità di Pienza e il Centro studi “La Barca”, attraverso il presidente Alfiero Petreni. Il sindaco Manolo Garosi e la vicesindaca Angela Vegni apriranno i lavori, dando spazio a interventi tematici che esploreranno vari aspetti della vita e dell’opera di Luzi. Tra i relatori, il professor Marco Marchi parlerà di “Mario Luzi tra Novecento e per sempre“, mentre il professor Alfredo Franchi approfondirà il legame del poeta con le città di Siena e Pienza. Massimo Lippi, scultore e poeta, presenterà un intervento intitolato “Mario Luzi, uomo e poeta“, offrendo così diverse chiavi di lettura per comprendere l’impatto del suo lavoro.

A rendere ancora più speciale l’incontro, sarà la lettura di brani poetici di Luzi accompagnata dalla proiezione di immagini del fotografo Mauro Zorer, per una rivisitazione multimediale e coinvolgente del suo lascito artistico. Questo evento rappresenta una straordinaria opportunità per riscoprire la poetica di Luzi e il suo influsso culturale sulla regione, arricchito dall’intervento del Teatro Povero di Monticchiello.

Pienza: fonte di ispirazione e rifugio

Il legame di Mario Luzi con Pienza è profondo e duraturo, testimoniato dal suo conferimento della cittadinanza onoraria nel 1994, all’età di 80 anni. Fu la bellezza del paesaggio, il clima accogliente e la possibilità di immergersi nella Val d’Orcia a conquistare il poeta, rendendo la città una delle sue mete predilette. Non solo un rifugio, ma anche una vera e propria fonte di ispirazione, Pienza rappresenta un elemento cruciale nella sua produzione letteraria. In particolare, “Il viaggio terrestre e celeste di Simone Martini“, capolavoro redatto a Pienza, è considerato un esempio del legame che Luzi sapeva creare tra la sua opera e il territorio circostante.

Angela Vegni, attuale vicesindaca, sottolinea come Luzi e il suo amico Leone Piccioni abbiano contribuito a una riacquisizione dell’identità culturale della città. La loro opera ha gettato le basi per una continua valorizzazione del paesaggio, dell’arte e della tradizione umana, generando un’eredità culturale che permane viva fino a oggi. La celebrazione di Mario Luzi non è solo un atto di memoria, ma anche un richiamo alla comunità per riappropriarsi e rinnovare l’impegno nei confronti della cultura che tanto ha dato al territorio.

Un evento imperdibile per chiunque voglia immergersi nella poesia, nei luoghi e nelle passioni di un grande intellettuale che ha saputo raccontare con bravura l’essenza della vita toscana.

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Andrea Salvetti