Regali di Natale indesiderati? Scopri la soluzione preferita dagli italiani!

Per una buona parte degli italiani, l’idea di riutilizzare un regalo indesiderato sta diventando una pratica normale. Questo fenomeno, noto come regifting, ha preso piede e sta cambiando il modo in cui le persone percepiscono i doni ricevuti. Un recente studio mostra che non è solo una questione di praticità, ma anche di sostenibilità, riflettendo un cambiamento nelle abitudini di consumo. Andiamo a scoprire l’universo del regifting e come gli italiani si stiano adattando a queste nuove dinamiche.

Negli ultimi anni, il regifting ha smesso di essere un tabù per molti italiani. Oggi, più di un italiano su tre ha venduto almeno una volta un dono non gradito, dimostrando che la pratica non solo è accettata ma è diventata persino preferita da alcuni. Con una società sempre più consapevole delle problematiche legate all’ecologia e al consumo, il 37% degli intervistati considera il regifting un’azione pratica, mentre il 36% lo vede come un’attività sostenibile. Alcuni dei regali più comuni che finiscono nella categoria del regifting includono vestiti, scarpe, articoli per la casa e… persino libri e fumetti! Queste scelte rivelano un passaggio verso una mentalità più pragmatica e meno emotiva riguardo ai regali.

Spesso le persone ricevono regali che non corrispondono affatto ai propri gusti. Ecco allora che, secondo un’indagine di Ipsos per eBay, il 42% degli intervistati ha ricevuto almeno un regalo non gradito l’anno scorso. Di questo gruppo, il 37% ha deciso di tenerlo comunque, mentre il 23% lo ha passato a qualcun altro. Ma perché non vendere quegli oggetti? Ora, il 15% ha deciso di rivendere i propri regali, un dato che mostra un significativo aumento rispetto ai soli 7% di cinque anni fa. Questo cambiamento segna una diversa percezione sociale del regifting, che sta acquisendo una connotazione totalmente diversa rispetto al passato.

Cosa spinge gli italiani a rivendere i regali ricevuti?

Ci sono molteplici motivi che spingono gli italiani a vendere i regali ricevuti. In primo luogo, la questione dei gusti: il 37% afferma che i regali non rispecchiano il loro stile personale. Non è raro che si ricevano articoli che non ci piacciono affatto, ma ciò che sorprende è che il 29% dei venditori ha già qualcosa di simile. E un ulteriore 28% ha dichiarato esplicitamente che quei regali non piacciono e non desiderano tenerli. I vestiti, per esempio, sono tra gli oggetti più comuni che finiscono nel mercato del regifting, seguiti da scarpe e accessori. Anche gli articoli per la casa, in particolare i gadget cucina, sono molto gettonati tra i regali mai utilizzati e ridotti alla vendita.

Il fatto è che si tiene sempre più in considerazione l’aspetto monetario in questo frangente. Infatti, più della metà di chi ha rivenduto i regali ha deciso di utilizzare il guadagno per le spese di natalizie o per altre esigenze. E con l’inflazione crescente, che colpisce anche le scelte di acquisto di regali di Natale, questa pratica sta diventando una vera e propria strategia per risparmiare. Ecco quindi che addirittura il 71% degli intervistati ha dichiarato di spendere meno per i doni natalizi proprio a causa del caro vita. Ecco che l’atmosfera si fa interessante!

Regifting: un fenomeno che sta cambiando le abitudini

Il fenomeno del regifting non è solo una questione di rivendere oggetti. Favorisce, in un certo senso, una nuova cultura del consumo, dove il valore non si misura solo in termini di possesso materiale. Come afferma Barbara Bailini, Head of Categories di eBay Italia, “il regifting incoraggia la circolarità e l’economia responsabile.” L’indagine rivela anche un cambiamento significativo nelle abitudini degli italiani rispetto a cinque anni fa. Le persone sembrano più felici di scambiarsi oggetti e cedere i regali indesiderati, riconoscendo non solo i benefici economici ma anche l’importanza di portare gioia ad altre persone attraverso questi gesti.

Inoltre, il mondo del regifting si è evoluto anche grazie all’e-commerce. Con piattaforme come eBay, gli oggetti trovano facilmente un nuovo proprietario. Non è più raro vedere articoli che potrebbero sembrare obsoleti o inutili ricercare una seconda vita. La ricerca rivela anche che i regali più venduti durante le festività natalizie del 2023 includono orologi, smartphone, e persino videogiochi e libri di modellismo.

Quindi, il regifting si sta affermando come una pratica da abbracciare, rendendo il mondo un po’ più circolare e, perché no, anche un po’ più dolce, in quanto si può far felice qualcun altro senza spendere. È chiaro che, anche se gli oggetti rimangono, il valore affettivo e l’abilità di fare scelte vantaggiose cambiano, offrendo nuove prospettive sul significato dei regali.

Published by
Ludovica Rossi