Recentemente, l’Istanbul Technical University ha ospitato un evento di notevole importanza, il primo Annual Meeting of Mediterranean Life Sciences Union . Si è trattato di un incontro internazionale focalizzato sull’unificazione della comunità scientifica dedicata alle Life Sciences nella regione del Mediterraneo, ed ha attratto l’attenzione di numerosi esperti e ricercatori. Questo meeting rappresenta una piattaforma fondamentale per la condivisione di idee, esperienze e risultati di ricerca, e mira a stabilire collaborazioni fruttuose tra le varie realtà scientifiche del bacino mediterraneo. Durante l’evento, è emerso un progetto di ricerca particolarmente interessante che ha coinvolto diversi attori, evidenziando l’importanza della coesione scientifica e ambientale.
Durante il meeting, Domenica Catalfamo, dirigente della Città metropolitana di Reggio Calabria, ha presentato uno studio intitolato “Biotic Component Fiumara Amendolea’s Mouth ”. Questo lavoro è il risultato di una collaborazione tra diversi professionisti, tra cui Francesco Forestieri e Antonino Siclari, tutti membri di un team di ricerca multidisciplinare. Coordinati dalla Città metropolitana e in sinergia con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il progetto ha illustrato su cosa si basa la ricerca e quali risultati sono stati ottenuti. La ricerca ha messo in luce una ricca biodiversità presente nella zona della foce della fiumara, un aspetto decisamente rilevante che potrebbe rappresentare un ulteriore punto di attrazione per studi futuri.
I relatori hanno descritto un progetto pilota adottato per definire un programma di gestione dei sedimenti, un’azione assolutamente necessaria data la complessità degli habitat esaminati. È emerso, infatti, che l’area lungo la fiumara e la sua foce ospitano diverse specie di flora e fauna, compresi elementi unici che creano un mosaico naturale senza paragoni. Ciò rende Fiumara Amendolea un caso da studiare per la sua rilevanza ambientale e culturale, ma anche per le sue peculiarità geomorfologiche.
Il tratto montano del bacino della Fiumara Amendolea si trova all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte, un’area di grande bellezza e importanza ecologica. Qui, gli ecosistemi sono caratterizzati da una ricca varietà di specie vegetali e animali. Tra le piante più significative vi è la macchia Mediterranea, insieme a specie emblematiche come il Ginepro Turbinato. Infatti, questi elementi vegetali contribuiscono a formare l’identità unica della regione e offrono habitat vitali per molte specie faunistiche.
In quanto luogo protetto, la fiumara è anche rifugio per specie animali di grande valore, come la Tartaruga marina Caretta Caretta e l’Egretta Garzetta, due simboli della biodiversità mediterranea. Ogni angolo della fiumara narra una storia di interconnessione tra le specie che abitano l’ecosistema e il delicato equilibrio che regola la vita in questo habitat. Con queste premesse, l’importanza di stabilire un Piano di Gestione dei sedimenti diventa cruciale, non solo per la salvaguardia dell’ambiente ma anche per la prevenzione di problematiche legate a erosione e inondazioni.
La presentazione dei risultati della ricerca ha suscitato notevole interesse tra i partecipanti della conferenza e ha portato a un riconoscimento significativo: il conferimento del Best Paper Award per il Conference Track Biosustainability. È un traguardo importante che pone in evidenza il valore della sinergia tra istituzioni e il mondo accademico. Il team di Reggio Calabria ha raggiunto un obiettivo notevole, stabilendo un modello di ricerca che potrebbe ispirare altre realtà fluviali sia in Calabria sia in altre aree del Mediterraneo.
Con l’approccio integrato e multidisciplinare, i risultati di questo progetto possono essere utilizzati come esempio per sviluppare metodologie simili in contesti differenti. Ciò è fondamentale perché le dinamiche sedimentarie, influenzate dal cambiamento climatico e da attività umane, possono avere un impatto rilevante sugli habitat, sulla biodiversità e persino sui rischi idraulici. L’adozione di pratiche di gestione più efficaci rappresenta quindi un passo in avanti per preservare il nostro patrimonio naturale.
La Città Metropolitana, insieme all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, continua a spingere per la tutela e lo sviluppo del territorio. Le iniziative intraprese sono volte a proteggere la ricchezza ambientale e a garantire un futuro più sostenibile per il bacino della Fiumara Amendolea e per la comunità locale.