Ricerca oncologica: Bandi Aifa, Aiom e Ficog per studi no profit – un segnale importante!

Esprimi soddisfazione per la nuova era della ricerca oncologica

Nel panorama della ricerca oncologica italiana, un importante cambiamento sta avvenendo grazie all’assegnazione dei tre bandi Aifa per la ricerca indipendente. Questa iniziativa rappresenta un significativo progresso per il sostegno di studi non profit nel settore dell’oncologia. Nonostante le sfide, c’è un potenziale straordinario in questa area di studio. Le sperimentazioni condotte in Italia sono tra le più innovative e avanzate, ma è essenziale che si trovi una maggiore disponibilità di fondi pubblici. La situazione attuale, con solo il 15% degli studi non sponsorizzati dal settore farmaceutico, richiede un profondo cambiamento. L’impegno dell’Agenzia Italiana del Farmaco sembra indicare una direzione positiva.

I tre bandi, che mirano a supportare studi di sequenza terapeutica, offrono l’opportunità di ottimizzare le terapie per i pazienti, migliorando l’efficacia delle opzioni disponibili durante l’intero percorso di cura. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica , ha commentato con entusiasmo la pubblicazione dei vincitori dei bandi Aifa. Questi si concentrano su aree fondamentali come il tumore del polmone non a piccole cellule, con studi condotti dal Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, il carcinoma renale sotto la direzione della Fondazione Irccs Istituto Nazionale Tumori di Milano, e l’epatocarcinoma, gestito dall’ASL Napoli 1 Centro. Il finanziamento totale per queste ricerche ammonta a ben 7,5 milioni di euro, 2,5 milioni per ciascun bando, un chiaro segno di impegno verso la ricerca no profit.

La crisi della ricerca no profit in Italia

Tuttavia, dietro a questa buona notizia, si cela una crisi profonda nel sistema di ricerca no profit. Secondo una nota recente, negli ultimi due anni, la percentuale di studi clinici non sponsorizzati dall’industria farmaceutica è scesa dal 22,6% al 15% del totale. Evaristo Maiello, presidente della Federation of Italian Cooperative Oncology Groups , ha evidenziato come questa diminuzione di oltre il 7% in soli dodici mesi rappresenti un impoverimento serio della ricerca no profit. Questo fenomeno solleva preoccupazioni significative, dato che la ricerca indipendente ricopre un ruolo cruciale nell’oncologia. È fondamentale che l’Aifa continui a promuovere bandi aggiuntivi per la ricerca indipendente, in quanto il loro supporto genera un impatto positivo non solo sulle pratiche cliniche, ma anche sull’espansione della conoscenza sui nuovi farmaci e sull’adeguamento delle politiche di rimborsabilità.

L’importanza di una solida infrastruttura nella ricerca

Oltre alla necessità di un maggior finanziamento, un altro ostacolo rilevante è rappresentato dalla disponibilità di personale qualificato e da una solida infrastruttura digitale. Questi elementi, uniti, sono fondamentali per garantire una ricerca efficiente e di qualità. In un periodo in cui la concorrenza globale nella ricerca medica è sempre più agguerrita, è imperativo che l’Italia investa risorse non solo nell’aspetto economico, ma anche in quello formativo e tecnologico, per attrarre i migliori talenti e valorizzare le competenze esistenti. Costruire un ecosistema di ricerca forte potrebbe tradursi in un balzo in avanti non solo per i ricercatori italiani, ma anche per i pazienti che beneficiano di cure sempre più mirate e innovative. La sfida è importante e il futuro della ricerca oncologica dipende dalla capacità di affrontare queste problematiche con decisione e visione.

Published by
Ludovica Rossi