Il 1° dicembre 2023, presso il Presidio logistico operativo territoriale di Protezione civile della Regione Puglia situato a Montalbano di Fasano, si è tenuto un incontro di grande importanza. Qui, diversi volontari di Protezione civile si sono riuniti per discutere sul tema che si rivela cruciale: “Il ruolo della Protezione civile nella ricerca delle persone scomparse.” La crescita dei casi di persone scomparse nella provincia di Brindisi ha spinto la Prefettura a mettere in atto il Piano territoriale, proprio per facilitare le ricerche. Da questo, è nata l’assoluta necessità di formare e informare in modo adeguato i volontari, affinché questi possano operare efficacemente.
Negli ultimi anni, si sono verificati diversi episodi preoccupanti. La Prefettura, per supportare il processo di ricerca, ha attivato varie squadre di volontariato di Protezione civile. È quindi diventato evidente che una preparazione costante e una comunicazione chiara sono essenziali. Numerose organizzazioni locali di volontariato, tutte iscritte nel Registro regionale di Protezione civile, sono state coinvolte per operare in sinergia, amplificando l’efficacia delle ricerche. Questo incontro è solo l’inizio di un percorso che continuerà, con ulteriori sessioni di formazione previste nel corso dell’anno prossimo.
Un incontro fondamentale per la comunità
L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco nel panorama della Protezione civile e della sicurezza pubblica. Dopo l’apertura del presidente del Coordinamento provinciale di Protezione civile di Brindisi, Giannicola D’Amico, e una breve introduzione da parte di Maurizio Bruno, presidente del Comitato di Protezione civile della Regione Puglia, il confronto si è fatto ricco di spunti e conoscenze.
Giuseppe Verdiani, funzionario della Sezione Protezione civile della Regione Puglia, ha chiarito le mansioni specifiche dei volontari, fornendo un quadro dettagliato delle aspettative rispetto a questi importanti attori sul campo. A seguire, Onofrio Vito Padovano, vice prefetto e capo di gabinetto della Prefettura di Brindisi, ha presentato il Piano provinciale di ricerca delle persone scomparse, delineando le strategie e l’approccio adottato per coordinare le ricerche, creando una rete di collaborazione tra diverse associazioni e enti.
Inoltre, l’ispettore Andrea Etna dei Vigili del Fuoco ha illustrato l’organizzazione e il ruolo cruciale del suo corpo nelle ricerche, sia in contesti urbani che extraurbani. Infine, Gianni Grassi, presidente regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, ha approfondito le operazioni di ricerca in contesti più complessi e impervi, evidenziando l’importanza della preparazione anche in zone difficili da raggiungere.
Dimostrazioni pratiche e tecnologie all’avanguardia
A chiudere un incontro già ricco di contenuti e informazioni, sono state svolte delle attività dimostrative, che hanno reso l’intera esperienza ancora più pratica e coinvolgente. Franco Laghezza, referente del nucleo “droni” di Brindisi, ha parlato dell’uso innovativo dei droni nella ricerca delle persone scomparse. Questa tecnologia rappresenta un aiuto formidabile, non solo per la velocità delle operazioni ma anche per l’ampia area che può essere coperta rapidamente, mettendo in risalto come i droni possano facilitare il lavoro delle squadre sul campo.
In aggiunta a ciò, Carlo Apollo, referente regionale Unità cinofile del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, ha esposto l’importanza delle unità cinofile nella ricerca delle persone disperse. Gli animali, grazie al loro olfatto straordinario, riescono a compiere delle ricerche dove l’intervento umano potrebbe fallire. A questo punto, i volontari presenti hanno avuto la possibilità di vedere in azione le dimostrazioni, rendendo l’incontro non solo informativo ma anche altamente coinvolgente.
Qui, circa quaranta volontari di Protezione civile, capisquadra e responsabili operativi delle varie associazioni operanti nella provincia di Brindisi, hanno avuto l’opportunità di imparare e crescere, unendo le forze per un obiettivo comune e vitale. La Protezione Civile, dunque, non è solo un’organizzazione, ma rappresenta un simbolo di solidarietà e impegno che unisce la comunità locale in un’attività fondamentale di ricerca e sicurezza.