Roma avanza verso l’acquisizione della Casa del Mutilato di Pordenone: un passo decisivo

Un’importante tappa è stata raggiunta oggi a Roma riguardo l’acquisizione della Casa del Mutilato di Pordenone da parte dello Stato. Il vicesindaco reggente Alberto Parigi ha confermato che il Comune di Pordenone ha firmato la cessione del terreno su cui è situato l’edificio storico all’Anmig, ovvero l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, attuale proprietaria della struttura. Questo passaggio è essenziale affinché il Ministero della Cultura possa portare avanti il processo di acquisizione della casa, un’operazione che rappresenta non solo un valore patrimoniale, ma anche un simbolo di commemorazione per le vittime di guerra.

Cessione del terreno: un passo fondamentale

La formalizzazione del passaggio della proprietà del terreno è stata un momento significativo in cui si sono concretizzati gli sforzi del Comune di Pordenone e delle istituzioni coinvolte. La Casa del Mutilato, edificata negli anni Trenta da Cesare Scoccimarro, si trova nel cuore della città e rappresenta un’importante testimonianza storica. Il vicesindaco Parigi ha espresso la propria gratitudine nei confronti del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, per il loro apporto nella conclusione di questo importante passaggio burocratico.

L’acquisizione da parte dello Stato non è solo una questione amministrativa, ma promuove anche un forte intento culturale. La Casa del Mutilato, infatti, è integrata nel dossier di candidatura di Pordenone a Capitale Italiana della Cultura 2027. Questo progetto, denominato “Multi Lati“, mira a trasformare l’edificio in un centro d’avanguardia in grado di esplorare diverse prospettive e narrazioni del Novecento, arricchendo così la vita culturale della città.

La Casa del Mutilato: un simbolo di memoria e cultura

L’edificio, situato accanto al monumento ai Caduti, rappresenta un fulcro di memoria e valorizzazione storica. Inaugurato per onorare le vittime delle guerre, il monumento assicura che il sacrificio dei caduti non venga dimenticato. La Casa del Mutilato gioca un ruolo cruciale in questo contesto storico e commemorativo, fungendo da ponte che collega il passato con il presente.

Il progetto “Multi Lati” ha in mente un futuro innovativo per la struttura, puntando a combinare la storia con l’uso di nuove tecnologie immersive. Questa visione intende rendere accessibile ed interessante il patrimonio storico locale, trasformando gli spazi tradizionali in luoghi di esperienza interattiva, dove la cultura prende vita e si può interagire con la memoria storica in modi del tutto nuovi.

Un passo verso un futuro culturale

La firma di oggi rappresenta non solo un atto amministrativo di cessione, ma è un segnale chiaro di impegno verso un futuro che valorizzerà la cultura e la memoria. Con il supporto dei ministeri coinvolti e l’attento lavoro del Comune di Pordenone, si auspica che la Casa del Mutilato possa divenire un punto di riferimento culturale in grado di attrarre visitatori e appassionati da diverse parti d’Italia e non solo.

Pordenone si prepara dunque ad affrontare questa nuova sfida, con la ferma convinzione che la ricchezza della propria storia possa ritrovare una nuova vita, diventando un elemento dinamico nel panorama culturale italiano. La speranza è che tali iniziative possano generare un rinnovato interesse per la storia locale e nazionale, fornendo occasioni di apprendimento e riflessione per le generazioni presenti e future.

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Davide Gualtieri