E’ una delle figure base per ogni famiglia, quella alla quale ci si rivolge quando si ha una necessità o un bisogno: stiamo parlando del medico di famiglia.
Tantissime sono le domande e le curiosità che ruotano attorno a questa importante figura e, una di queste è quella di sapere quanto guadagnano. Il loro lavoro è davvero grosso ed oneroso, e non si limita solo alla cura dei pazienti a lui affidato.
Apparentemente il medico di famiglia e quello di medicina generale sembrano essere la stessa cosa, ma in realtà non è così. Cerchiamo di capire meglio questa importante figura professionale e, allo stesso tempo, di rispondere alle tante domande che le ruotano attorno.
L’importanza della figura del medico di famiglia
Quando pensiamo al medico di famiglia, pensiamo ad una figura della quale ogni singolo cittadino non può fare a meno. Una caratteristica non solo italiana ma che si sta piano piano diffondendo in tutta Europa, quella del medico che ci segue e ci accompagna in ogni nostra necessità. Il Sistema Sanitario Nazionale è alla base del tutto e coordina in ogni città, comune, regione, la presenza dei medici di famiglia.
Il medico di famiglia è colui che prende in carico un cittadino e, in alcuni casi, anche il suo intero nucleo familiare. Assiste per anni, conoscendo a fondo tutte le patologie e le problematiche interne di ogni suo paziente. Tantissime, come dicevamo, sono le domande che ruotano attorno al medico di famiglia.
Quanto guadagna?
Da quelli che possono essere i pazienti che ha in carico ma, dall’altro lato, anche il sapere quanto guadagna. La differenza va fatta con il medico di medicina generale (che può essere o di assistenza primaria, o una guardia medica): questi, infatti, può arrivare a guadagnare circa 70mila euro l’anno, tenendo presente che ha uno studio aperto 5 giorni a settimana e un numero di pazienti che può variare dai 500 ai 1500.
Dall’altro lato c’è, anche, l’anzianità di servizio che può portarlo, dopo 20 anni di carriera, anche a guadagnare 160mila euro l’anno. Ci sono anche dei guadagni o compensi extra che il medico può ottenere, come ad esempio le indennità notturne, i comensi per quando somministra vaccini o fa tamponi, e un bonus per l’assistenza anche domiciliare per i suoi pazienti over 75.
Al di là di quella che è una visione prettamente economica, ciò che conta è sempre il benessere dei pazienti che resta alla base di ogni professione medica, anche di quello di base.