Sarà un Natale bianco: due ‘missili polari’ in arrivo con bufere di neve e venti gelidi! Scopri dove.

L’Italia si prepara ad affrontare una situazione meteo decisamente articolata, con un doppio attacco polare che porta freddo intenso, nevicate e pioggia. L’approssimarsi del Natale non sembra essere affatto dolce, anzi, si prevede un cambiamento radicale nelle condizioni atmosferiche già a partire da stasera. Questo scenario inusuale ha attratto l’attenzione degli esperti, ed il sito iLMeteo.it non è di certo sfuggito all’occasione di avvisare la popolazione. Andrea Garbinato, uno dei responsabili della redazione, ha sottolineato che l’Europa si appresta a vivere uno scossone meteo senza precedenti, con l’arrivo di nuclei gelidi dal Polo Nord destinati a colpire la nostra penisola.

La situazione metereologica sull’Italia, che fino ad ora ha conosciuto una certa stabilità, sta per mutare in modo evidente. Già nelle prossime ore, le regioni settentrionali avvertiranno i primi segnali. Le previsioni indicano un variare del tempo con piovasco sparso, che poi si amplierà fino a raggiungere anche centri come Toscana, Umbria e Lazio. Sull’onda di questo cambiamento, è attesa la tempesta, che comincerà a manifestarsi nel pomeriggio. I rovesci e i temporali non sono affatto da escludere, soprattutto nelle aree più settentrionali, dove l’effetto di una bassa pressione ha ripercussioni rapide e ben visibili. Le Alpi si preparano per una caduta di neve, che potrebbe superare i 1000 metri, con accumuli abbondanti che si verificheranno già nella notte.

Il balzo delle temperature nei venti è un altro fattore cruciale. Infatti, ci sono aspettative per venti meridionali forti che si faranno sentire su diverse regioni, inclusa la Sardegna, Liguria, Toscana, Lazio, fino ad arrivare a Umbria, Marche e parte della Sicilia centro-occidentale. I rinforzi di burrasca non tarderanno a manifestarsi, specialmente nelle zone costiere e sugli Appennini. Anche se sembra solo un anticipo, è chiaro che la vera tempesta è imminente e il coinvolgimento di un’aria così gelida porterà a eventi atmosferici che non si vedono spesso nel nostro Paese.

Il clou della tempesta del solstizio

La giornata di venerdì, 20 dicembre, si preannuncia come un momento cruciale per il meteo italiano, noto anche come la Tempesta del Solstizio. Anche se il solstizio di inverno cadrebbe al giorno seguente, il termine “Tempesta del Solstizio” è stato scelto per richiamare il periodo anticipate che oggi ci apprestiamo a vivere. Le previsioni meteo indicano un notevole intensificarsi del maltempo, che interesserà gran parte dell’Italia. Al mattino si susseguiranno rovesci intensi, specialmente sul Nord-Est e le regioni centrali, con la neve che potrebbe scendere fino a 600 metri sull’Appennino centrosettentrionale. Così, i temporali si sperimenteranno su una vasta area, con particolare attenzione al tiro di Campania e Calabria, dove le piogge potrebbero avere un impatto notevole.

Sull’intero domani vi saranno venti di tempesta che non si faranno mancare, portando forti turbolenze nei mari, che si presenteranno agitati. I bassi fondali e le coste più vulnerabili potrebbero risentire di questa ulteriore intensificazione, lasciando al passaggio della tempesta una scia di perturbazioni ed una sensibile discesa delle temperature. Nonostante si prevedano schiarite dopo il Meridione, il focus rimane su come questo maltempo darebbe un brutto colpo ai trasporti pre-natalizi, generando disagi non indifferenti.

Nuovo ingresso artico e le conseguenze

Dopo il passaggio della Tempesta del Solstizio, da domenica sera un nuovo “missile polare” è previsto per colpire nuovamente l’Italia. Ancora una volta la Valle d’Aosta e i rilievi alpini di confine sono i primi a ricevere le forti nevicate. La situazione di lunedì 23 dicembre sarà evidente, con un peggioramento marcato. La discesa dell’aria gelida proveniente dal Mar di Norvegia porterà a effetti drammatici. La neve tornerà a cadere su bassissima quota sul versante adriatico, mentre le condizioni meteorologiche al Sud resteranno strettamente invernali, con nevicate elevate sugli Appennini meridionali a quote comprese tra i 400 e i 600 metri.

Il caos si estenderà non solo nelle regioni montuose, ma avrà ripercussioni dirette sugli spostamenti delle persone. Qui, avvertire cautela è d’obbligo. È importante informarsi approfonditamente prima di intraprendere alcun viaggio. La Vigilia e il Santo Natale non promettono bene, anzi continueranno a presentare scenari perturbati, specialmente al Sud e sul versante adriatico. Altrove, si assisterà a un netto miglioramento, anche se le temperature rimarranno sotto media, tali che il freddo si farà ancora sentire.

Previsioni dettagliate per il weekend

Le previsioni dettagliate per i giorni a venire rivelano un’ulteriore necessità di attenzione. Giovedì 19 dicembre vedrà un iniziale velo di nebbia al Nord, che poi rapidamente cederà il posto a rovesci diffusi e neve sulle Alpi. Per quanto riguarda il Centro, ci sarà un peggioramento sulle zone tirreniche e in Sardegna, dove i venti cresceranno in intensità. Infine, al Sud, ci si aspetta un deterioramento della situazione, che comincerà a farsi sentire in nottata sulla Campania.

Per venerdì, il Nord, al mattino, vivrà un attacco di maltempo sul Nordest e una tempesta di Bora si preannuncia. Al Centro, il maltempo colpirà le aree adriatiche e la Sardegna, portando intense bufere di neve sui rilievi, il tutto accompagnato da venti tempestosi. Sulla costa meridionale, le condizioni metereologiche saranno fortemente compromesse, con venti sostenuti su Campania e Calabria tirrenica.

Il giorno del solstizio, sabato 21, ci sarà un miglioramento al Nord, dove i venti sopporteranno un’attenuazione. Al Centro, ci saranno nubi irregolari ed il Mediterraneo si calmerà progressivamente; al Sud, ci si aspetta comunque un ulteriore miglioramento, pur rimanendo con nuvole sparse e venti da Nord. Tuttavia, gli esperti ci avvisano: da domenica ci sarà un altro impulso polare in arrivo, tanto che il lunedì 23 si prevede un forte maltempo, soprattutto al Centro-Sud. I venti tempestosi e la neve a bassa quota promettono di essere il fulcro della situazione.

Published by
Ludovica Rossi