
L’Amministrazione comunale di Messina, attraverso le dichiarazioni dell’assessora Liana Cannata e del vicesindaco Salvatore Mondello, ha voluto fare chiarezza sulla situazione della scuola di Mili San Pietro. In risposta a una nota del comitato Vallata di Mili, i rappresentanti della giunta hanno ribadito l’impegno dell’ente locale verso la riapertura dell’istituto scolastico, sottolineando come l’argomento sia stato già affrontato in diverse occasioni.
Situazione della scuola di Mili San Pietro
L’assessora Cannata ha evidenziato che, l’11 dicembre 2024, è giunta una conferma ufficiale dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, che ha comunicato l’attivazione del codice meccanografico della scuola. Questo aggiornamento è stato fornito in seguito a un’istanza presentata dall’Amministrazione, dimostrando l’impegno verso la riapertura del plesso scolastico.
Lavori di ristrutturazione della scuola
Per quanto riguarda i lavori di ristrutturazione della scuola, il vicesindaco Mondello ha espresso rammarico per le speculazioni che continuano a circolare sull’argomento. Ha ricordato che sia l’amministrazione De Luca che quella Basile hanno affrontato la questione, inizialmente ricevendo pareri tecnici che suggerivano di spostare la scuola in un’altra sede. Tuttavia, l’Amministrazione ha deciso di mantenere il plesso nel suo sito originale, ritenendolo fondamentale per la comunità. Questa scelta ha comportato un ulteriore lavoro di progettazione e interventi di messa in sicurezza del costone retrostante alla scuola.
Finanziamenti e appalto per la ristrutturazione
Mondello ha anche sottolineato come i fondi necessari per i lavori siano stati ottenuti grazie a una progettazione accurata, che ha comportato anche interventi sulla parte esterna dell’edificio, aumentando così la complessità del progetto. Dopo aver superato le difficoltà iniziali, l’Amministrazione ha ottenuto i finanziamenti e ha avviato l’appalto per la ristrutturazione della scuola. Ha infine invitato a riconoscere il lavoro svolto per il bene del territorio, piuttosto che alimentare polemiche che non portano a nulla di costruttivo.