Scuola, Valditara annuncia misure severe: “Arresto in flagranza per chi aggredisce i docenti”

Il 26 marzo 2025, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una serie di misure per contrastare le aggressioni nei confronti del personale scolastico, dopo aver registrato circa quaranta episodi di violenza. L’intervento è stato comunicato durante un’intervista a ‘Mattino Cinque News’, trasmessa su Canale 5.

Misure contro le aggressioni ai docenti

Il governo italiano ha deciso di adottare misure più severe per garantire la sicurezza degli insegnanti. Valditara ha dichiarato che la nuova normativa prevede “l’arresto in flagranza per chi aggredisce un docente”. Questa proposta mira a dissuadere comportamenti violenti e a tutelare il personale scolastico. Oltre a questa misura, il Ministro ha spiegato che si intende rafforzare il valore del voto di condotta, sostituendo le sospensioni con attività di cittadinanza solidale. Queste attività includeranno lavori presso ospedali, case di riposo e mense per i poveri, con l’obiettivo di insegnare ai giovani il valore della solidarietà.

In aggiunta, sono previste sanzioni economiche per i genitori che aggrediscono il personale scolastico, con multe che variano da 500 a 10.000 euro. Queste misure sono state pensate per creare un ambiente scolastico più sicuro e rispettoso, affrontando direttamente il problema delle aggressioni.

Il divieto di simboli non italiani

Un altro tema affrontato dal Ministro Valditara riguarda l’uso di simboli grafici come l’asterisco (*) e lo schwa (ə) nei documenti ufficiali delle scuole. Valditara ha sottolineato che tali simboli non appartengono alla lingua italiana e il loro utilizzo sarebbe un “atto di violenza” nei confronti della tradizione linguistica. Ha citato l’Accademia della Crusca, ribadendo che il genere neutro non è contemplato dalla grammatica italiana. Il Ministro ha affermato che è fondamentale per un rappresentante del governo far rispettare le regole grammaticali, mantenendo così l’integrità della lingua italiana.

Le misure annunciate si inseriscono in un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza nelle scuole e la preservazione della cultura linguistica nazionale. La speranza è che queste iniziative possano contribuire a un ambiente educativo più sereno e rispettoso per tutti.

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Francesco Rossi