La nuova normativa sulla sospensione della patente di guida. Se commetti questo errore ti sospendono la patente, fai molta attenzione.
Il tema della sospensione della patente di guida sta diventando sempre più stringente, con nuove regole che mirano a garantire una maggiore sicurezza sulle strade. Tra le novità più rilevanti, spicca una normativa che prevede la sospensione immediata della patente in caso di recidiva. Ma cosa significa esattamente “recidiva” e quali sono le implicazioni di una tale misura?
La sospensione della patente non è una novità nel Codice della Strada italiano. È, infatti, una sanzione accessoria che si aggiunge alla multa pecuniaria per diverse infrazioni. Tuttavia, la nuova normativa introduce un meccanismo particolarmente severo per i conducenti recidivi. Chi commette la stessa violazione due volte nell’arco di due anni rischia di vedersi sospendere immediatamente la patente.
Questa misura non si applica solo quando si utilizzano lo stesso veicolo, ma anche se le infrazioni vengono commesse con veicoli diversi, purché siano effettuate dalla stessa persona. Il criterio della recidiva è dunque strettamente personale e non legato al mezzo di trasporto.
Le infrazioni che possono portare alla sospensione della patente per recidiva sono numerose e riguardano diverse aree del Codice della Strada. Tra le più comuni troviamo la violazione delle norme sulla precedenza, il passaggio con semaforo rosso, il mancato rispetto delle norme di sicurezza ai passaggi a livello, e il sorpasso imprudente.
Anche la circolazione senza assicurazione, il mancato uso delle cinture di sicurezza, e l’utilizzo del cellulare durante la guida rientrano tra le infrazioni che possono portare alla sospensione della patente.
È importante sottolineare che la sospensione in caso di recidiva non prevede la possibilità di ridurre la sanzione pecuniaria del 30%, come avviene in altri casi. Questo indica chiaramente l’intento del legislatore di non concedere alcun tipo di indulgenza a chi non rispetta le regole per due volte consecutive nel periodo di due anni.
Un aspetto fondamentale per l’applicazione della sospensione è che la prima infrazione sia stata “definita” al momento della seconda violazione. Ciò avviene quando il trasgressore ha pagato la multa, quando sono scaduti i termini per presentare ricorso, o quando un eventuale ricorso è stato respinto in maniera definitiva.
Nel caso in cui un agente accerti una seconda infrazione e verifichi che la prima violazione è stata definita nei due anni precedenti, può procedere immediatamente al ritiro della patente. In caso contrario, la sospensione verrà disposta dalla Prefettura, su segnalazione dell’autorità competente.
Particolarmente interessante è la gestione delle infrazioni per eccesso di velocità. In caso di recidiva per superamento dei limiti di oltre 40 km/h, il periodo di sospensione può essere notevolmente aumentato. Se, invece, il limite viene superato di oltre 60 km/h per due volte, si rischia addirittura la revoca della patente.
Per evitare la sospensione, alcuni conducenti scelgono di non comunicare i dati del trasgressore quando ricevono una multa non immediatamente contestata. Questo comportamento, sebbene legale, comporta il pagamento di una sanzione aggiuntiva per mancata comunicazione. Ma permette di evitare la sospensione.
Questa nuova normativa rappresenta un chiaro segnale di come le autorità vogliano ridurre drasticamente le infrazioni ripetute. Aumentando la consapevolezza tra i conducenti e promuovendo una guida più responsabile. Conoscere queste regole e rispettarle è il primo passo per garantire la propria sicurezza e quella degli altri utenti della strada.