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Il mese di febbraio si prepara ad accogliere un evento straordinario dedicato a Gioacchino Rossini, compositore di origine pesarese nato il 29 febbraio 1792. Le Settimane Rossiniane, che si svolgeranno dal 20 febbraio al 14 marzo, offrono un programma ricco di appuntamenti dal carattere variegato. Attraverso 25 diverse attività , tra concerti, visite guidate, laboratori per i più giovani e molto altro, si intende celebrare l’eredità musicale e culturale del maestro.
Programma delle settimane rossiniane
Tante le proposte in calendario, pensate per coinvolgere un pubblico vasto e variegato. Si inizia il 20 febbraio con l’inaugurazione della mostra “Cimeli Rossiniani in Oliveriana“, che avrà luogo alle 19:00. Questo evento segnerà il via delle celebrazioni, proponendo al pubblico una selezione di manoscritti autografi e medaglie che raccontano la vita e l’opera di Rossini. In serata, la Saletta Osmilde Gabucci di Casa Rossini ospiterà un laboratorio di canto inclusivo intitolato “Chi più sgruppa più raggruppa“.
Le settimane continueranno con eventi sparsi nel territorio, anche in strutture museali. Tra le iniziative più attese c’è il concerto lirico-sinfonico del Conservatorio e del Rossini Opera Festival, previsto per il 28 febbraio, giorno che segna il Compleanno del compositore. Questo sarà un momento culminante delle festività in onore di Rossini, dove la musica riunirà emotivamente il pubblico in un’atmosfera celebrativa.
Un viaggio attraverso le forme d’arte
L’ambizione degli organizzatori è quella di rappresentare Rossini in tutte le sue sfaccettature artistiche. Non ci si limita alla musica classica: le Settimane Rossiniane sono pensate per includere anche la danza e altre forme artistiche, rendendo l’evento multidisciplinare e coinvolgente. Alcune proposte, ad esempio “Lo Stabat Mater in danza“, promettono di fondere musica e movimento, mentre altre iniziative mirano a coinvolgere i più piccoli con laboratori che stimolino la loro creatività .
Particolare attenzione è riservata anche a luoghi non convenzionali della cultura e della musica, come la Biblioteca Oliveriana, che si trasformerà in un palcoscenico per diversi eventi. Proponendo un’idea di Rossini che abbatte le barriere delle tradizionali sale da concerto e si adatta agli spazi pubblici, si intende attrarre un pubblico più ampio.