Parlare di influenza maschile e femminile sembra quasi un racconto da far ridere. Eppure, l’articolo di Carla Delgado pubblicato sulla rivista ‘BMJ‘ affronta proprio questo tema, cercando di capire se dietro a questa convinzione ci sia un fondamento scientifico o se sia solo un mito da sfatare.
Uomini e influenza: il presunto “racconto” della debolezza
Gli uomini, infatti, tendono a lamentarsi di più riguardo ai sintomi influenzali – per esempio a quando la temperatura del corpo inizia a varcare la soglia dei 37 gradi. Questo comportamento non è solo oggetto di scherno. L’autrice del pezzo analizza anche come questo fenomeno sia radicato nella cultura popolare, dove gli uomini sono spesso descritti come “vittime” della stessa influenza, relegati a un ruolo che li mostra in una luce piuttosto comica, lontana da quella di un eroe invincibile.
In aggiunta, l’assenza di prove scientifiche solide su questa differenza solleva domande pertinenti. “Il sesso è una variabile biologica fondamentale,” sostiene Delgado. Questo indica che, pur essendo un fenomeno sociale – spesso ridotto a battute da bar –, ci sono fattori biologici che possono influenzare il modo in cui ciascun genere reagisce a infezioni influenzali e virus respiratori. Ciò nonostante, manca una risposta definitiva a questa questione, eppure la cultura pop continua a perpetuare questi stereotipi sull’ormai “famigerata” influenza maschile.
La ricerca scientifico-societaria: cosa dicono gli esperti
Toccando questo argomento, l’Adnkronos Salute ha coinvolto esperti nel campo come l’infettivologo Matteo Bassetti e il virologo Fabrizio Pregliasco. Entrambi concordano sul fatto che non esiste alcuna evidenza scientifica che supporti l’idea che gli uomini sperimentino sintomi influenzali più gravi delle donne. Ma qui entra in gioco una questione più complessa. Bassetti mette in luce un aspetto psicologico e sociale: gli uomini, di solito, tendono a lamentarsi di più riguardo a qualsiasi forma di malessere, non solo l’influenza, ma anche infortuni e mal di testa. Questo può semplificare, oppure complicare, il modo in cui percepiamo i sintomi.
Inoltre, Pregliasco offre un altro spunto interessante: l’influenza si manifesta in modo simile tra i sessi, mentre cambia radicalmente come ogni genere la percepisce. In altre parole, non ci sono differenze sostanziali nei sintomi ma una variazione nella soglia di tolleranza alla sofferenza e, perciò, un differente modo di reagire. Non è che gli uomini si ammalano di più; semplicemente, tendono a farlo più drammaticamente. E questo, sebbene possa sembrare banale, ha rilevanza quando si parla di salute.
Ultima riflessione: miti e realtà dell’influenza
Il racconto dell’influenza maschile, insomma, è affettato da una serie di miti e malintesi. “Le donne mostrano generalmente una risposta immune più forte,” sottolinea Delgado, riducendo l’idea di una prevalenza maschile nella sofferenza da influenza a un’illusione. Ma c’è un’opportunità qui per chiarire le cose: con più ricerche e studi, si potrebbe finalmente ottenere una comprensione migliore del fenomeno.
Detto ciò, l’idea che l’influenza possa comportarsi diversamente tra uomini e donne non è supportata a pieno dalla scienza. D’un tratto, tanto rumore per nulla? Di sicuro, esiste bisogno di ulteriori studi per esplorare questi aspetti, per sfatare definitivamente o confermare questi stereotipi avvolti da un mix di cultura e scienza. Questo argomento non è solo importante per chiarire insiemi di dati, ma anche per il benessere collettivo.