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In programmazione il 17, 18 e 19 marzo, “100 di questi anni” è un film speciale che celebra il centenario della fondazione dell’Istituto Luce, un ente che ha attivamente documentato la storia italiana per oltre 100 anni. Questa pellicola non è solo un tributo, ma un vero e proprio percorso attraverso le immagini del nostro passato che hanno plasmato la cultura e la società italiana. Presentato per la prima volta durante l’ultima Festa del Cinema di Roma in collaborazione con Alice nella Città, il film rappresenta un importante sodalizio tra Luce Cinecittà e Archivio Luce.
Il progetto: una celebrazione del patrimonio cinematografico
Nato nel 1924, l’Istituto Luce è un simbolo dell’eredità cinematografica e storica del nostro Paese. Con il film “100 di questi anni”, gli autori vogliono sottolineare la ricchezza di un patrimonio che ha attraversato un secolo di eventi e cambiamenti sociali, trasformandosi in uno strumento di riflessione e racconto. Attraverso la commedia, questo cortometraggio corale si prende la libertà di rielaborare il passato con uno sguardo leggero, che non trascura la profondità dei temi trattati.
Per festeggiare il centenario, diverse personalità del cinema italiano hanno contribuito alla realizzazione del film, reinterpretando in chiave comica episodi significativi della nostra storia. La filmografia di Luce si sposa perfettamente con nuove narrazioni, creando un connubio che affonda le radici nella tradizione, rielaborandola per renderla attuale e accessibile al pubblico. Con la commedia come terreno di gioco, ci si propone di far sorridere spettatori di ogni età, evidenziando come il nostro vissuto si intrecci con il presente.
I protagonisti: un cast di talenti nel panorama italiano
Il film si avvale della partecipazione di volti noti e amati dal pubblico. Tra i principali attori e registi coinvolti nel progetto troviamo Michela Andreozzi, Massimiliano Bruno, Claudia Gerini, Edoardo Leo, Francesca Mazzoleni, Rocco Papaleo e Sydney Sibilia. Questi artisti, che hanno saputo conquistare il pubblico con performance brillanti e innovative negli ultimi anni, si uniscono per realizzare una commedia che svela le pieghe di un Paese in continua evoluzione.
Oltre agli attori di spicco, “100 di questi anni” presenta anche un cast di talenti emergenti e affermati nella scena comica italiana, come Paola Minaccioni, Valerio Aprea, Paolo Calabresi e molti altri, ognuno dei quali contribuisce a dare vita a storie divertenti e toccanti. La forza del film risiede proprio nel suo approccio corale, riuscendo a mescolare diverse generazioni di attori e creatori con l’obiettivo di raccontare l’Italia di ieri e di oggi.
La struttura del film: un mix di storie e di generi
“100 di questi anni” si distingue per la sua struttura composita, suddivisa in cortometraggi che esplorano vari aspetti della nostra vita e cultura. Riprendendo le linee della commedia all’italiana, i sette registi coinvolti nel progetto hanno avuto accesso a un immenso archivio, reinterpretando e mescolando materiali storici in chiave attuale. L’idea è di ricontestualizzare gli elementi del passato per renderli comprensibili e divertenti nel contesto moderno.
Attraverso finte autobiografie e racconti improbabili, il film si muove tra realtà e finzione, abbracciando temi come il costume, il cibo, la musica e il cinema stesso. Ogni cortometraggio riesce a restituire, con un linguaggio fresco e accattivante, la complessità della società italiana nelle sue molteplici sfaccettature, segnando un appuntamento imperdibile per chi ama il cinema e la cultura del nostro Paese.
“100 di questi anni” è scritto da un team di autori talentuosi, tra cui Beatrice Campagna, Armando Festa, Matia Frignani e Gianni Corsi. La parte di montaggio ha visto coinvolti Angelo Musciagna, Luca Onorati e Patrizia Penzo, montatori esperti di Luce Cinecittà, i quali hanno saputo intrecciare archive footage e riprese originali in un risultato finale che promette di emozionare e divertire.
Questo film rappresenta, quindi, un’importante occasione per riflettere su un secolo di storia italiana, attraverso la lente della comicità e della memoria visiva, in un progetto che riesce a legare passato e presente in un racconto unico.