Una saga familiare tra potere e ribellione: ‘Il frutteto di Damasco’ di Camille Neveux

Camille Neveux presenta con il suo romanzo “Il frutteto di Damasco” una narrazione che si sviluppa attorno a una famiglia siriana, esplorando la vita nel contesto lubrificante e conflittuale di una Siria sotto dittatura. Questo libro, pubblicato dalla casa editrice Tre60, mette in luce gli effetti del regime di Hafiz Al Assad sulla popolazione, attraverso le esperienze di tre generazioni strettamente collegate tra loro. Le vicende narrate si svolgono principalmente negli anni Novanta, proseguendo fino alle soglie del 2024, e offrono uno spaccato di vita che include la lotta per la libertà e l’alternativa tra resistenza e fuga.

Il contesto storico del racconto

“Il frutteto di Damasco” è ambientato negli anni cruciali della Siria contemporanea, un periodo in cui la popolazione vive sotto il ferreo controllo di Hafiz Al Assad. Il regime, noto per la sua brutalità, forma la cornice sotto la quale si snodano le vite dei personaggi principali, con Aissa e sua sorella Fulla in prima linea nella lotta per i diritti civili. È qui che i giovani siriani iniziano a mobilitarsi per rivendicare libertà e giustizia, lanciando un’onda di dissenso contro un’egemonia rappresentata, in primo luogo, dalla figura del dittatore e successivamente dal figlio Bashar.

Nel racconto emerge l’evoluzione della rivolta a partire dal 2011, un capitolo cruciale della storia siriana, che segna l’inizio di un popolo in cerca di cambiamento. Tuttavia, le speranze vengono incontro a una dura repressione da parte del regime, i cui effetti si riflettono sulla vita quotidiana dei protagonisti. Aissa e Fulla si ritrovano a dover affrontare una realtà in cui l’attivismo politico richiede un coraggio straordinario, consci del prezzo che potrebbe derivarne.

Famiglia, dolore e speranza

Le vicende di Aissa, Fulla e della loro famiglia sono al centro della narrazione, catturando l’intersezione tra lotta politica e legami familiari. Fulla e il marito Majed, impegnati in manifestazioni pacifiche, si trovano a fare i conti con una reazione violenta del regime, che culmina in sacrifici personali. La piccola Nermine, nata in un contesto di segreti e dolore, è l’emblema della speranza e della continuità per una famiglia in fuga, rappresentando le nuove generazioni che assorbono le cicatrici per poi trasformarle in energia per il futuro.

Neveux riesce a creare un legame emotivo tra il lettore e i protagonisti, evidenziando il conflitto tra il desiderio di libertà e il suffocante piombo del regime. La narrazione si sviluppa attraverso flashback e momenti di riflessione in una mappa temporale che va dalla rivolta del 2011 fino agli sviluppi più recenti nel 2024. Nonostante il substrato di sofferenza, emerge un messaggio di resilienza: le generazioni spazzate dalla guerra non si arrendono, ma cercano sempre una via d’uscita verso un’era di pace.

Una penna esperta dietro la narrazione

Camille Neveux, giornalista di Liberation, porta nel suo esordio letterario una profonda conoscenza della realtà araba, arricchendo il racconto con dettagli frutto di inchieste condotte in vari Paesi della regione. Le sue esperienze di lavoro in Libano, Egitto e Turchia, unite alla famiglia originaria di Daraya, conferiscono una dimensione autentica e concreta alle storie che narra. La sua prospettiva non è solo quella di un’autrice, ma anche di una testimone di eventi che hanno segnato la storia contemporanea.

Attraverso “Il frutteto di Damasco”, Neveux non solo racconta una storia di oppressione, ma costruisce anche un affresco delle relazioni umane in tempi difficili. Esplora i dilemmi e le scelte che i protagonisti devono affrontare, come nel caso di Aissa, che si sente colpevole per aver abbandonato la patria. Ogni pagina invita a riflettere sul valore della libertà e sul coraggio di chi resiste nell’ombra delle oppressioni.

Il romanzo di Camille Neveux emerge non solo come un’opera di narrativa, ma come una testimonianza significativa di lotta e speranza in un contesto segnato da conflitto e sofferenza.

Published by
Elisa Trentini