Fino al 27 gennaio 2025, il Museo del Corso-Polo museale di Roma propone un’iniziativa innovativa che unisce arte e inclusività, regalando a tutti i visitatori, incluse le persone con disabilità visive e uditivo, la possibilità di apprezzare l’opera di Marc Chagall ‘Crocifissione bianca’. Grazie a una riproduzione tattile e interattiva, il museo si impegna a rendere l’arte fruibile a un pubblico più ampio, cercando di abbattere le barriere che spesso limitano l’accesso alla cultura.
Un’opera accessibile a tutti
Accanto all’originale di Chagall, il museo ha realizzato un’installazione che permette di esplorare l’opera in modi diversi. Non si tratta solo di una replica; la riproduzione è dotata di elementi tattili significativi, che presentano rilievi e diverse texture, offerta per stimolare il tatto e facilitare l’apprendimento attraverso l’esplorazione. L’installazione è concepita in modo tale che i visitatori possano interagire con essa, toccando diverse superfici e avvicinandosi a una comprensione più profonda dell’opera.
In aggiunta, un innovativo sistema di audioguida si attiva grazie a un QR code tattile, collocato nella didascalia. Questo consente a tutti di ascoltare una narrazione arricchente, accompagnata da sottotitoli e traduzione in lingua dei segni italiana. Questo approccio facilita un’esperienza culturale più completa, rispondendo così alle esigenze delle persone con disabilità uditive.
Design inclusivo e attento
Gli aspetti pratici dell’installazione sono stati pianificati con grande attenzione. La didascalia è realizzata con scritte ad alta leggibilità e in braille, migliorando il contrasto cromatico per facilitarne la lettura. Il font scelto è pensato per essere deficitario nella lettura per chi presenta dislessia, dimostrando un impegno concreto nella progettazione accessibile.
Inoltre, la riproduzione si trova posizionata su un supporto inclinato a 30 gradi, assicurando una visibilità e una fruibilità ideali anche per bambini e persone in sedia a rotelle. Questi dettagli dimostrano quanto il museo tenga a offrire a tutti un’esperienza artistica senza ostacoli.
Un’iniziativa che parla di inclusione
L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra i progettisti Dino Angelaccio e Odette Mbuyi, ed è stata fortemente sostenuta dalla Fondazione Roma. Franco Parasassi, presidente della fondazione, ha sottolineato l’importanza di promuovere un’arte accessibile e inclusiva, che permetta a tutti di godere di esperienze culturali significative. “Questo progetto riflette il nostro impegno nel garantire che l’arte sia per tutti. Vogliamo ampliare il numero di opere accessibili e stimolare un dialogo inclusivo” ha affermato.
In occasione del Giubileo delle persone con disabilità, previsto per il 28 aprile 2025, la riproduzione dell’opera sarà donata a Papa Francesco. Questo gesto simboleggia un forte messaggio di inclusione e un’iniziativa volta a rendere la cultura un mezzo di unione tra tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità. L’incontro tra arte e inclusività si fa sempre più significativo, promuovendo una società che valorizza le differenze e invita tutti a partecipare.