
Il 24 marzo 2025, Milano ha accolto un’importante conferenza presso Palazzo Lombardia, in occasione del venticinquesimo anniversario dell’entrata in vigore della legge 62 del 2000 sulla parità scolastica. Durante l’evento, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso la necessità di un “buono scuola nazionale” come strumento per garantire una vera libertà educativa alle famiglie italiane.
Esenzioni fiscali per le scuole paritarie
Il Ministro Valditara ha ribadito il suo impegno a favore delle scuole paritarie, sottolineando l’importanza di garantire a tutte le famiglie la libertà di scelta nell’istruzione dei propri figli. Ha dichiarato: «Stiamo lavorando per aumentare i sostegni economici alle scuole paritarie, le quali, oltre a superare pregiudizi, contribuiscono a realizzare i valori fondamentali stabiliti dalla Costituzione nel 1948». Valditara ha anche evidenziato come il governo abbia aperto l’accesso ai fondi del PNRR per le scuole paritarie, equiparando il percorso di abilitazione degli insegnanti paritari a quello degli insegnanti pubblici.
In un’ottica di ulteriore supporto, il Ministro ha annunciato l’invio di una richiesta alla Commissione Europea per esentare le scuole paritarie dal pagamento dell’IMU. Ha aggiunto: «Se riceveremo una risposta entro una settimana, includeremo il provvedimento nel prossimo decreto legge». Valditara ha messo in evidenza l’importanza del consenso informato dei genitori per le attività che riguardano i propri figli e la possibilità di garantire continuità didattica per le famiglie soddisfatte del percorso educativo.
La necessità di un buono scuola nazionale
L’evento è stato organizzato da una rete di 24 associazioni di gestori e genitori, coordinata da Roberto Pasolini, presidente del Comitato Politico Scolastico. Durante il convegno, è stato presentato un documento che delinea le condizioni delle scuole paritarie in Italia, proponendo misure per il loro rilancio. Pasolini ha dichiarato: «Vogliamo dimostrare il nostro sostegno al Ministro per le sue azioni, ma è fondamentale che il pluralismo educativo venga riconosciuto nel nostro Paese. Invitiamo le famiglie a far sentire la loro voce, considerando che gli studenti delle scuole paritarie sono 775 mila, coinvolgendo oltre due milioni di italiani».
Roberto Formigoni, ex governatore della Lombardia, ha sottolineato l’importanza di interventi tempestivi, ricordando come nel 2001 abbia istituito il Buono Scuola per la Regione, con un finanziamento che ha raggiunto i 70 milioni nel corso degli anni. Ha affermato: «Per istituire un buono scuola nazionale servirebbero 460 milioni all’anno, una cifra significativa ma realizzabile, soprattutto ora che tutte le forze della maggioranza sono unite nel sostenere le scuole paritarie». Anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha condiviso l’idea che la legge del 2001 abbia segnato un cambiamento culturale e ha posto la questione se focalizzarsi su finanziamenti diretti alle famiglie o su aiuti alle scuole.
Il valore della parità scolastica in Lombardia
La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di iscritti alle scuole paritarie, con 220 mila studenti sui 775 mila totali. Il governatore Attilio Fontana ha ribadito l’importanza della libertà educativa, permettendo alle famiglie di scegliere il percorso formativo più adatto. Simona Tironi, assessore lombardo all’Istruzione, ha evidenziato l’aumento dei fondi destinati al dote scuola, nonostante i recenti tagli nazionali. «I finanziamenti sono passati da 24,2 milioni nel 2021-22 a 28 milioni nel 2023-24, e abbiamo già messo in sicurezza le risorse per il 2026-27. La parità scolastica per la Lombardia non è solo una bandiera», ha dichiarato.
Durante la conclusione dell’evento, i rappresentanti delle associazioni hanno espresso gratitudine per i progressi realizzati dalla politica regionale e nazionale, ma hanno anche messo in evidenza che il percorso è solo all’inizio. «C’è ancora molto da fare», è stato il messaggio condiviso da tutti i relatori presenti.